Un altro messaggio dell’ISIS agli Stati Uniti ed ai suoi alleati. AlFurqan media ha messo in rete un nuovo video con l’esecuzione dell’umanitario Alan Henning.
Vestito di arancione come le precedenti vittime, Alan Henning, inginocchiato ai piedi del suo boia ha dichiarato: “Sono Alan Henning ed a causa della decisione del parlamento britannico di attaccare lo Stato islamico, come membro della popolazione britannica pago il prezzo di tale decisione”.
Segue una dichiarazione del boia che si rivolge al Presidente Obama: “Obama, hai iniziato con il bombardare la nostra gente quindi noi uccideremo il prossimo…” e si vede l’immagine di Peter Edward Kassig.
Alan Henning è il quarto decapitato da John l’inglese.
Henning era un umanitario, un tassista britannico di 47 anni prigioniero dell’ISIS dal 26 dicembre.
Il 14 settembre, Alan Henning era comparso alla fine del video dell’esecuzione del giornalista inglese David Haines mentre il carnefice, dopo aver ucciso il giornalista pronunciava una nuova minaccia tenendo una mano su Henning: “Cameron, se insisti con la lotta allo Stato Islamico, come il tuo padrone, Obama, avrai il sangue del tuo popolo sulle tue mani”.
Il 17 settembre, in un videomessaggio dal titolo “Call of Mercy di Abu Bakr al-Baghdadi da lavoratori britannici Muslim Aid”, postato su YouTube, operatori umanitari musulmani britannici si rivolgevano al Califfo dello Stato Islamico affinché venisse liberato l’inglese Alan Henning.
Il 20 settembre notizie incontrollate e contrastanti sulla presunta esecuzione dell’umanitario inglese venivano diffuse dall’ISIS di Raqqa tramite un tweet, che dava luogo ad accesi contrasti da parte di attivisti dell’IS che sembravano non condividere la scelta di uccidere questo ostaggio.
Per tentare di porre fine al dibattito, vista la non convergenza di idee e il rischio di profonde spaccature all’interno delle forze dell’ISIS, nella tarda serata venivano pubblicati messaggi stando ai quali Henning non era stato ucciso. Eppure la notizia di un’avvenuta esecuzione trovava riscontro in una testimonianza riportata dalla pagina Facebook di “Raqqa is Being Slaughtered Silently”, stando alla quale alle 7,50 del mattino era stato visto “un prigioniero in uniforme arancione uguale a quelle che indossavano i reporter britannici e statunitensi sulla collina di fronte alla Private Union University dove avevano già decapitato James Foley, con un uomo armato di coltello” che sarebbe poi stato decapitato. Insieme a questo prigioniero lo stesso testimone oculare narrava di aver visto un secondo ostaggio in tuta arancione su una macchina nelle vicinanze. L’orario coincideva esattamente con quello indicato della presunta esecuzione di Henning.
Per giorni, sui social network ed i siti jihadisti veniva fatta rimbalzare la notizia che Alan Henning era stato assolto dal tribunale islamico dall’accusa di essere una spia. Una notizia che lasciava sperare nel rilascio dell’ostaggio. Con una lettera aperta indirizzata all’autoproclamato Califfo, un folto gruppo di alti rappresentanti del mondo musulmano sconfessavano la legittimità del Califfato, evidenziando come fosse vietato uccidere un innocente, emissari, ambasciatori e diplomatici, giornalisti e lavoratori umanitari e riconoscendo in Henning uno dei soggetti che non poteva pertanto essere ucciso. Purtroppo, né la lettera degli studiosi, né la proclamata assoluzione da parte del Tribunale islamico sono servite a salvare la vita di Henning, visto che in replica l’ISIS rispondeva con un ulteriore comunicato, con il quale si rendeva noto che l’assassinio di Henning, secondo le leggi coraniche, sarebbe stato lecito e legittimo.
Chiunque fosse l’uomo ucciso il 20 settembre, adesso sappiamo che non era Henning, ma questo non esclude che una sommaria esecuzione avvenne e che forse il secondo ostaggio in tuta arancione che non venne ucciso quel giorno poteva essere lo stesso Henning, costretto ad assistere alla raccapricciante scena del barbaro omicidio di un altro prigioniero, con la consapevolezza che anche lui avrebbe fatto la stessa fine.
Che fosse lui o meno, oggi ha poca importanza, ma che legge è quella legge che richiamandosi a dettami religiosi consente di macellare uomini come fossero animali? Lo Stato Islamico è qualcosa più che un’organizzazione terroristica, che di terroristico ha soltanto criminali, si tratta di un vero e proprio esercito che è stato sottovalutato da tutto l’Occidente, Stati Uniti in primis, e con il quale molto presto saremo chiamati a fare i conti nei paesi laddove il Califfato è stato proclamato ma anche in casa nostra, dove abbiamo ignorato per anni la presenza di terroristi che oggi sono pronti ad eseguire gli ordini che vengono loro impartiti dallo Stato Islamico. Quanti altri Henning dovremo vedere morire anche nei nostri paesi prima di renderci conto che l’essere antiamericani, così come l’essere anti-russi o anti-israeliani, in questo momento è un grave errore?
Luisa Pace