di Ettore Zanca
Fabio Giallombardo per me è stata una piacevole sorpresa. Non tanto nel mestiere maledetto che di per sè già fa capire che vita aspetta uno che sente il bisogno di scrivere, quanto per il contenuto. La sostanza. Tante volte mi sono trovato a pensare da titoli e percorso di un autore di avere trovato una comunanza, che però poi si perdeva nei mille rivoli che il mestiere di scrivere purtroppo, o per fortuna, riserva.
Non di rado si scrive di cuore, ma poi subentrano troppe variabili, e l’effimero che si esprime negli ultimi tempi non fa che aumentarle. La vanità di mostrarsi, l’autopromozione, il pretendere di essere portatori di una idea originale. Questo distorce e rovina.
Su Fabio tutto questo non attecchisce. Il suo romanzo “la bicicletta volante”, se si immaginasse visivamente, sarebbe un mosaico senza bizantinismi, senza orpelli inutili. Ma con tanto sentimento. C’è la descrizione di una Palermo Gattopardesca, dei primi anni novanta. La trama è tutt’altro che monocorde, anz. Narra infatti le vicende di un giovane diciassettenne, Gaspare, il cui padre viene accusato a ragion veduta di pedofilia e connivenza con la mafia. Dopo un primo periodo di sbandamento a seguito dell’incarcerazione del genitore e dell’impatto che l’evento ha su parenti, amici e conoscenti, Gaspare cerca di riscattare le malefatte del padre dedicando il proprio tempo ai ragazzini di una delle zone più degradate di Palermo, facili prede per i pedofili, coinvolgendoli in un’attività sportiva come il calcio, sport capace di attrarre i giovani e creare affiatamento e amicizia. Si innamora anche di una ragazza della sua età, una di quelle che venivano costrette a prostituirsi dai genitori, Rosalia, e va a convivere con lei e suo fratello minore Tonino. Quando Gaspare finirà il liceo e sarà inviato dal padre, che nel frattempo è stato assolto dalle accuse, alla facoltà di medicina dell’università di Berkeley, si interromperanno i rapporti affettivi e le amicizie che aveva stretto. Ma dieci anni dopo, mentre si trova a San Pietroburgo, riceverà un messaggio dal fratello di Rosalia che gli ingiunge di tornare subito a Palermo. Nessuno di noi recensori che ne hanno parlato va avanti nella narrazione. Per un semplice motivo. Non vogliamo rovinarvi un bel romanzo. Per parte mia forse ho trovato un parente di abbandoni. Nel senso che noi palermitani, sviluppiamo una capacità narrativa che ci viene inculcata dalla nascita. Ma con la lontananza dalle nostre terre si acuisce e si sgrezza. Forse per visione periferica. Ed ecco che raccontiamo dei nostri anni peggiori. Anni di mafia e stragi, di violenza e guerra, come se parlassimo d’amore. Un amore mai spento per una città che non contraccambia. Ma forse è proprio questo. Il suo essere femmina che non si concede a chi la ama davvero che non ce la fa dimenticare. Siamo parenti Fabio. Più di quanto si pensi. Leggete “la bicicletta volante”. Bello, sentito, di cuore. Un Romanzo, con la R maiuscola.
La Bicicletta Volante di Fabio Giallombardo: trama
Trama de “La bicicletta volante”. La Palermo dei primi anni novanta, dove, accanto alla decadente magnificenza delle ville gattopardesche brulica l’infima miseria dei ghetti, tra il degrado e l’oppressione, la prostituzione e l’incesto. Poi l’approdo alla terra promessa della ricca Milano del nuovo millennio, che diventa speranza di rinascita, fede nel riscatto, ma anche il luogo dove i fantasmi del passato riaffiorano intatti, ancora più subdoli e minacciosi.
La lettera d’amore di Gaspare Traina al proprio figlio Salvatore apre un baratro sulla storia italiana degli ultimi venti anni, sugli intrecci tra mafia e politica, sul rapporto fra il riciclaggio del denaro e gli affari nella sanità. Una lettera che diventa il racconto di una saga familiare intrisa di passione e paura, di disperazione e gioia di vivere, dove la primitiva semplicità del gioco del calcio si fa metafora di un’utopia possibile, di uno slancio vitale attraverso cui tentare di sfuggire a un sistema tentacolare.
Un romanzo dalla narrazione avvincente, in cui, nella trama come nello stile, l’alto e il basso si mescolano fino a confondersi, non più distinguibili e fra loro complementari. Come nella vita.
La Bicicletta Volante di Fabio Giallombardo: scheda tecnica
Titolo: La bicicletta volante
Autore:Fabio Giallombardo
Anno: marzo 2014, pp. 180, € 15,00
isbn 978-88-97044-40-6
Casa editrice: Autodafé edizioni