L’Organizzazione Mondiale della Sanità delle Nazioni Unite (OMS) ha dichiarato che sta intensificando le collaborazioni con una vasta gamma di partner che cercano di accelerare i lavori sulle terapie sperimentali e vaccini, dopo il contagio accertato di oltre 6.500 persone di cui più della metà sono morte.
“L’Esposizione dei lavoratori sanitari all’ebola continua ad essere una caratteristica allarmante di questa epidemia”, ha sostenuto l’OMS affermando che paesi più colpiti, Guinea, Liberia e Sierra Leone, dove i sistemi sanitari hanno iniziato a cedere sotto la pressione degli ospedali chiusi o traboccanti, sono aumentate le difficoltà del personale dei centri di trattamento ed è eccezionalmente aumentato il numero dei decessi tra gli operatori sanitari.
L’agenzia ha rilevato che sono noti i casi di 375 operatori sanitari contagiati dall’Ebola (67 in Guinea, in Liberia 184, 11 in Nigeria e 113 in Sierra Leone), di cui 211 uccisi dal virus (35 in Guinea, 89 in Liberia, cinque in Nigeria, e 82 in Sierra Leone).