Sembra che l’ondata di entusiasmo europeo nei confronti di Matteo Renzi stia lentamente riassorbendosi. Vero è che l’Italia ha retto alle elezioni europee mantenendosi a centrosinistra agli occhi di tutti i vicini ma quanto a sinistra siamo?
In Francia il Governo Hollande è in caduta vertiginosa perché di sociale non ha quasi nulla ed ecco che sui giornali spunta la coppia Manuel Valls – Matteo Renzi quasi come fosse il gossip del rientro. Le immagini di M&M alla festa dell’Unità di Bologna del 7 settembre è quella di due studenti entusiasti del primo giorno di scuola. Hanno in comune la difesa della socialdemocrazia ma sono social-liberali. Cosa ci facevano i due golden-boy alla Festa dell’Unità lo sanno solo loro o il termine coerenza ha perso ormai tutto il proprio significato. Hanno in comune il discorso del rifiuto dell’austerità europea imposta dalla Germania, peccato che sui fatti scivolino e dimentichino il lato sociale della “sinistra”. Se Valls fosse così anti-austerity perché Montebourg ha dato le dimissioni dal suo posto di Ministro dell’Economia proprio perché esasperato dal principio di austerity che blocca il rilancio economico? E cosa ha fatto Renzi a parte distribuire 80 euro a 10 milioni di italiani (che in tasca sono ancora meno) ed adottare un decreto che liberalizza i contratti a durata determinata? Ora Renzi rimette le mani sull’articolo 18. Possibile che non abbia nulla di più urgente e concreto da fare? E l’Italia è ferma nella sua recessione in attesa che qualcuno assuma decisioni rilevanti.
Italia e Francia sono allo stremo delle forze. I lavoratori s’intende, per non parlare dei disoccupati. Intanto i due giovanotti stagionati danno lezioni all’Europa. Uno con uno stile quasi presidenziale e severo, l’altro agitandosi sui palchi in maniche di camicia. Ognuno ha trovato il proprio stile, buon per loro, ma i lavoratori cosa centrano in tutto ciò?
Luisa Pace