Al Qaeda nel Maghreb islamico (Sahara Branch) rivendica una serie di operazioni militari che avevano come obiettivo le forze di pace nel Mali.
Un portavoce dell’organizzazione, Abdul Rahman Alozoada, precisa che i due giovani arrestati dall’esercito francese nei pressi di Timbuktu non hanno nulla a che fare con Al-Qaeda che continuerà a portare a termine le proprie azioni “contro il Faraone francese e il suo esercito”.
Al-Qaeda-Maghreb rivendica la responsabilità di:
Primo: l’attentato kamikaze del 16 agosto del 2014 nella zona di ‘Beer’, 60 chilometri a est di Timbuktu, che ha semidistrutto la base della forza di pace. Attentato portato a termine da Abu Qutaibah Al-saharawi.
Secondo: L’autobomba esplosa il 30 giugno del 2014 a 13 chilometri di distanza da Timbuktu.
Terzo: L’attentato sulla strada della ‘Kundam’, a 45 chilometri da Timbuktu, che ha ucciso tre membri delle Nazioni Unite il 12 giugno 2014.
Quarto: Il lancio di razzi a sull’aeroporto di Timbuktu, il 12 luglio 2014, per il quale il giorno successivo i soldati francesi hanno arrestato due giovani con l’accusa di appartenere ad Al-Qaeda.
L’organizzazione terroristica nel negare ogni rapporto con i due giovani arrestati, considerando comunque l’arresto come un atto di aggressione nei confronti dei musulmani in Mali, ricorda “al governo francese guidato dal faraone di questa epoca, François Hollande Francesco Hollande e al suo esercito che la guerra è aperta” e che a vincere la guerra saranno i timorati di Allah.
Le rivendicazione degli attentati si conclude con altre fasi di minaccia alla Francia e le congratulazioni di Al-Qaeda-Maghreb “ai fratelli nello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (Sham) e similmente i nostri fratelli di Ahl-Sunnah (sunniti) ed ai gruppi in Nigeria”.