… neanche con una calcolatrice alla mano. Oppure non capiamo nulla della generosità del Governo Renzi che tra il bonus di 80 euro e la promessa di rilanciare i consumi alleggerendo l’austerity ci lascia comunque al verde. Perché tra Tasi, Irpef ed altri ameni acronimi neanche un calcolatore della Nasa ne verrebbe a capo, anzi, andrebbe in tilt, tanto più che ormai è ufficiale: l’Italia è in recessione. Per mandare in ulteriore confusione il povero consumatore, che ormai non consuma più, è giunta un’altra grande notizia: in un anno le tariffe locali per acqua, rifiuti e trasporti, acqua potabile, servizi sanitari… sono volate del 5,9%. La materna Unioncamere ci rassicura “l’inflazione resterà bassa”. Ci sentiamo meglio anche perché pare che si stiano liberando risorse da destinare ai consumi. Dove, come, quando?
Ringraziamo sentitamente le tariffe locali per questa spinta inflazionistica ed andiamo a buttare il pattume più caro dell’oro dopo aver fatto la nostra civica raccolta differenziata. Pattume nel quale ci premureremo di gettare l’ormai inutile calcolatrice.
L.P.