“Matteo Renzi è stato bravo a capire i desideri dei cittadini elettori e a realizzare quella che gli psicologi chiamano intersoggettività ma ha anche intercettato il desiderio di benaltrismo che la popolazione italiana coltiva”. Lo ha detto questo mattina il sociologo, Francesco Pira, docente di comunicazione all’Università di Messina, intervenendo a Tg Com 24, la rete all news di Mediaset. Intervistato dal giornalista Fabio Tricoli, ha parlato delle evoluzioni ultime della comunicazione politica grazie ai social network.
Collegato via skipe dall’Ateneo di Messina ha parlato anche della comunicazione elettorale delle europee. “Da una parte c’è stato chi come Beppe Grillo ha cercato attraverso la rete di incarnare la rabbia e il risentimento trasmettendo quella paura per il domani che in queste elezioni 2014 non ha funzionato come per le politiche. Dall’altra Matteo Renzi ha con le sue capacità attraverso una comunicazione persuasiva e pervasiva di far passare il messaggio che il cambiamento può esserci”.
Il professor Pira ha poi citato un recente studio del docente del Mit di Boston Ben Harper che ha individuato il postulato del benaltrismo.
“In rete gli italiani dicono sempre che ci vuole ben altro, affermando tutto e il contrario di tutto. E il Premier ha saputo tradurre questa esigenza di cambiamento dicendo lui stesso che ci vuole ben altro e questo ha ripagato in termini di consensi”.