Il Partito della Rivoluzione ha eletto 2 consiglieri
«Ci auguriamo che il neo sindaco operi bene, ma non possiamo ignorare le «cambiali» politiche che è stato costretto a sottoscrivere. L’elezione di Venuti non ha nulla di «nuovo». Noi non abbiamo utilizzato «facce nuove» per nascondere quelle vecchie di chi, questa città, l’ha amministrata sin dagli anni ’80. Il Pd di oggi, infatti, non è altro che la Dc degli anni ’80»
SALEMI – «Il progetto politico attorno al quale è nata la candidatura di Vittorio Sgarbi resta in piedi». E’ quanto ribadiscono i militanti del Pdr, il Partito della Rivoluzione fondato da Vittorio Sgarbi.
«Continueremo ad esserci. Continueremo il nostro impegno per Salemi. I 1569 voti ottenuti da Vittorio Sgarbi (388 i voti di differenza con Venuti) e i 938 della lista, ci dicono che c’è un gran numero di cittadini per i quali Salemi meritava e merita di più.
Non abbiamo cercato alleanze ibride e abbiamo messo alla porta i mercenari del consenso, quelli disposti a stare, indistintamente, dall’una o dall’altra parte pur di vincere. Ci siamo scontrati – sottolinea il Pdr – con il «sistema» e il «sistema» – da Destra a Sinistra – per paura di perdere privilegi e potere, e per paura che proprio alla vecchia politica fosse sottratto il potere di «vincolare» e «trattare», si è coalizzato contro di noi.
Lo schieramento di Venuti è il simbolo di quel «sistema» in cui spesso gli interessi di partito coincidono con quelli personali. Pensiamo, per esempio, a ciò che rappresenta per il Pd la gestione della formazione professionale.
Venuti ha vinto, ma i numeri ci dicono che, comunque, è il sindaco di una minoranza del paese. Accettiamo il risultato, ma siamo convinti che su questo voto, nelle prossime settimane, occorrerà fare chiarezza sotto ogni punto di vista.
L’elezione di Venuti non ha nulla di «nuovo». Noi non abbiamo utilizzato «facce nuove» per nascondere quelle vecchie di chi, questa città, l’ha amministrata sin dagli anni ’80. Il Pd di oggi, infatti, non è altro che la Dc degli anni ’80.
Ci auguriamo che il neo sindaco operi bene, ma non possiamo ignorare le «cambiali» politiche che è stato costretto a sottoscrivere per giungere a questo risultato, segno di una politica vecchia, che insegue il potere per il potere.
Abbiamo eletto 2 consiglieri comunali (Giuseppe Loiacono e Costantino Cipri) che avranno il compito da un lato di vigilare su quello che farà la nuova amministrazione, dall’altro di proporre iniziative per la città»per i quali Salemi meritava e merita di più.
Abbiamo fatto una campagna elettorale limpida, coerente, senza il supporto di galoppini e partiti.
Non abbiamo cercato alleanze ibride e abbiamo messo alla porta i mercenari del consenso, quelli disposti a stare, indistintamente, dall’una o dall’altra parte pur di vincere.
Ci siamo scontrati con il «sistema» e il «sistema» – da Destra a Sinistra – per paura di perdere privilegi e potere, e per paura che proprio alla vecchia politica fosse sottratto il potere di «vincolare» e «trattare», si è coalizzato contro di noi.
Noi non viviamo di politica. Ed è per questo che abbiamo vissuto questa campagna elettorale, a differenza di molti altri, senza quell’ansia e quella paura tipiche di chi, invece, sembrava dovesse giocarsi tutto.
Lo schieramento di Venuti è il simbolo di quel «sistema» in cui spesso gli interessi di partito coincidono con quelli personali. Pensiamo, per esempio, a ciò che rappresenta per il Pd la gestione della formazione professionale.
Per noi è stata una battaglia di ideali, per molti una di sopravvivenza.
Non siamo andati in giro di notte a bussare alle porte dei salemitani, né a incontrarci fuori città, lontano da occhi indiscreti, per non fare vedere quello che sarebbe apparso inguardabile.
Abbiamo giocato alla luce del sole. Non abbiamo utilizzato «facce nuove» per nascondere quelle vecchie di chi, questa città, l’ha amministrata sin dagli anni ’80. Il Pd di oggi, infatti, non è altro che la Dc degli anni ’80.
Venuti ha vinto, ma i numeri ci dicono che, comunque, è il sindaco di una minoranza del paese.
Accettiamo il risultato, ma siamo convinti che su questo voto, nelle prossime settimane, occorrerà fare chiarezza sotto ogni punto di vista.
La composizione della giunta, così come l’elezione del Presidente del Consiglio e del suo Vice, forse ci forniranno qualche informazione in più. Così come i primi incarichi esterni che il sindaco conferirà.
Ci auguriamo che il neo sindaco operi bene, ma non possiamo ignorare le «cambiali» politiche che è stato costretto a sottoscrivere per giungere a questo risultato, segno di una politica vecchia, che insegue il potere per il potere.
Noi ci saremo. Abbiamo eletto 2 consiglieri comunali (Giuseppe Loiacono e Costantino Cipri) che avranno il compito da un lato di vigilare su quello che farà la nuova amministrazione, dall’altro di proporre iniziative per la città.
Questa pagina Facebook resterà aperta non solo come strumento di comunicazione con quanti ci hanno sostenuto, ma come spazio di confronto sull’attività amministrativa.