Questo è quanto emerge a seguito di una revisione di spesa in merito al Progetto Clarion. Così come riportato dal sito del Governo degli Stati Uniti, il Dipartimento della Difesa americano avrebbe finanziato alla Muslim American Society ( MAS) otto operazioni per un importo di appena 24,600 dollari.
Un importo dunque irrisorio ma non per questo è meno grave quanto accaduto visto che le operazioni di finanziamento risalgono a dopo i fatti dell’undici settembre e che ben due anni prima che venisse approvata la prima operazione un’indagine giornalistica condotta dal Chicago Tribune aveva indicato la MAS come un’appendice dei Fratelli Musulmani. L’inchiesta giornalistica ha poi trovato riscontro nel 2008, nel corso di un processo per terrorismo, nelle dichiarazioni rese dai procuratori federali i quali hanno affermato che la MAS è nata come braccio dei Fratelli Musulmani in America.
Successivamente, nel 2012, Abdurrahman Alamaoudi, un terrorista condannato e ai vertici dei Fratelli Musulmani, nel corso di un’udienza ha confermato l’appartenenza della MAS alla Fratellanza Musulmana, affermando che tutti ne erano a conoscenza.
Oltre la Muslim American Society ( MAS), almeno altri tre gruppi vicini ad organizzazioni terroristiche avrebbero ricevuto finanziamenti da parte del Governo Americano.
Considerata l’irrilevanza degli importi, è difficile aderire a teorie complottistiche in merito a finalità nascoste dietro le operazioni di finanziamento.
Ma questo non rende meno grave l’accaduto, poiché solleverebbe ancor più inquietanti dubbi sulle capacità dei vertici della Difesa degli Stati Uniti e delle tante Agenzie di Intelligence, più o meno ufficiali, che non sarebbero neppure capaci di portare a termine un’indagine come quella fatta dal quotidiano Chicago Tribune.
Evidentemente – purtroppo – anche negli USA carriere e nomine spesso vengono avvantaggiate da legami e motivazioni politiche che nulla hanno a che vedere con le ragioni meritocratiche.
Non mancano gli esempi: dai test truccati per fare superare le prove a cento ufficiali della base missilistica di Malmstrom, agli uomini della scorta del Presidente Obama trovati ubriachi in un albergo, fino ad arrivare ad un episodio, seppur meno grave, che ci vede involontari testimoni dell’inettitudine di taluni uomini che rivestono importanti ruoli presso le ambasciate americane, forse in virtù di rapporti con soggetti con incarichi dirigenziali presso le stesse ambasciate.
Una situazione incresciosa che certamente non fa onore al Dipartimento della Difesa americano, specie in un momento difficile qual è quello attuale.
Gian J. Morici