Lunedì 17 marzo 2014
Biblioteca Franco La Rocca – Agrigento
Matteo Collura e Settimio Biondi
Presentano
“Il quaderno perduto di Pirandello”
di Giovanni Parlato
Lo scrittore e giornalista di origini agrigentine Giovanni Parlato, lunedì 17 marzo, sarà in città per presentare il suo romanzo “Il quaderno perduto di Pirandello” (Felici Editore). L’appuntamento letterario con l’autore, che vive in Toscana dove è redattore per il quotidiano “Il Tirreno”, è alle 17,30 alla biblioteca comunale Franco La Rocca.
Presenteranno il libro lo scrittore e giornalista culturale del Corriere della Sera Matteo Collura e Settimio Biondi. Alcune pagine del libro di Giovanni Parlato saranno lette da Giusy Carreca.
Il quaderno perduto di Pirandello di Giovanni Parlato
Tutto sembra indicare uno scoop letterario.
Nel giallo s’imbatte un quarantenne editore che vola per l’Italia e l’Europa.
Una storia legata a uno dei più grandi letterati e intellettuali del Novecento.
Era andato perduto. È il quaderno dove Luigi Pirandello dodicenne aveva iniziato a scrivere la sua prima novella. Un quaderno che riaffiora a Bonn nelle mani di Kurt Wielm, un uomo disperato. E che passa nelle mani di colui che riconosce la calligrafia del grande drammaturgo: a partire da quella lettera effe “un puledro fra le altre lettere, scalpitante, giovane”.
Ma la prima novella di Pirandello (è vera? è proprio sua?) è rimasta incompiuta e il romanzo è il racconto della sua prosecuzione: di una sottile partita fra colui che medita una truffa letteraria e lo spirito del giovane scrittore che vuole dare vita ai personaggi incompiuti della sua prima opera.
Giovanni Parlato è nato ad Agrigento ed è cresciuto a Livorno. Laureato in Lettere all’Università di Pisa, è un giornalista del quotidiano il Tirreno. Nel 2011 ha pubblicato il libro “Lui non dette l’ordine. Il caso Sofri e la memoria” (Edizioni Ets). Questo è il suo primo romanzo.
Nota dell’editore, Fabrizio Felici:
E’ un libro, questo, di cui mi sono innamorato appena l’ho letto. L’intreccio tra realtà e finzione ti accompagna dentro una storia che, oltre a narrare, stuzzica e stimola la conoscenza, in questo caso dell’opera pirandelliana. Quando la narrativa (e quindi i libri) sono veicolo di conoscenza, penso di aver fatto bene il mio mestiere.
“La sua prima novella pubblicata fu “La capannetta” nel 1884… quella che ho
fra le mani, dunque, è la prima novella scritta da Pirandello
e mentre prendo coscienza di questo perdo tutta la mia freddezza,
sento il bisogno di appoggiarmi al tavolo. Kurt è sparito nel sonno,
mentre da fuori si avvicina la notte”.
da Il quaderno perduto di Pirandello di Giovanni Parlato