MONTREAL – La commissione d’inchiesta per la corruzione nel Quebec, guidata dal giudice France Charbonneau sta esaminando la portata e il ruolo di Vito Rizzuto, il boss deceduto a dicembre, negli affari immobiliari relativi al progetto di un condominio di lusso denominato “Old Montreal”. Un affare di proporzioni abnormi, se si considera che Rizzuto, coinvolto nel 2002 da alcuni partner dell’imprenditore Magi, avrebbe pagato cinque immobili al prezzo simbolico di un dollaro per poi rivenderli a 1,7 milioni di dollari.
Secondo quanto riportato dalla stampa canadese, Rizzuto, oltre a negoziare alcune controversie relative alla realizzazione del condominio, sarebbe entrato nell’affare con il compito di trovare finanziamenti e di garantire la realizzazione del progetto.
In realtà, con una quota d’ingresso di 16.250 dollari, Rizzuto comprò i cinque immobili al prezzo di 20 centesimi ciascuno realizzando un profitto di quasi 1,7 milioni di dollari.
Le operazioni finanziarie nel settore, facevano parte del piano di Rizzuto di insinuarsi nel mondo degli affari immobiliari assorbendo la parte sana di aziende già operanti nel Quebec.