Comincia a farsi strada l’ipotesi di un attentato dietro la vicenda dell’aereo della Malaysia Airlines che ha perso i contatti con la torre di controllo durante il volo da Kuala Lumpur a Pechino. A bordo del velivolo era stata data anche la presenza dell’italiano Luigi Maraldi, 37 anni, che ha poi telefonato ai genitori rassicurandoli di star bene e di trovarsi in Thailandia.
Il Boeing 777-200 era decollato dalla capitale della Malesia alle 17.41 ora italiana, diretto a Pechino. Durante il volo, in prossimità dello spazio aereo vietnamita, l’aereo è scomparso dai radar.
Le unità aeree che prendono parte alle ricerche hanno avvistato due grandi chiazze di combustibile al largo della punta meridionale del Vietnam.
Maraldi nei mesi scorsi aveva denunciato il furto del suo passaporto avvenuto il 1° agosto mentre si trovava nel paese asiatico. Le autorità hanno confermato oggi che sarebbero due le persone date per disperse, compreso il Maraldi, i cui documenti sarebbero stati rubati in Thailandia.
Il velivolo stava regolarmente trasmettendo i dati ADS-B quando all’improvviso si è perso ogni contatto ed è sparito dai radar. La copertura radar nella zona è buona, così come quella delle stazioni riceventi, e questo lascia presupporre che un’eventuale chiamata di emergenza da parte dei piloti non poteva non essere ascoltata.
L’aereo è semplicemente scomparso improvvisamente senza che i piloti abbiano avuto il tempo d’informare le stazioni di Controllo Traffico Aereo di avere problemi a bordo o una qualche avaria.
Le modalità della scomparsa dell’aereo e la scoperta che due dei passaporti utilizzati dai viaggiatori per imbarcarsi su quel volo fossero stati precedentemente rubati, alimenta il dubbio che l’aereo possa essere esploso in aria a causa di una bomba o perchè colpito da un missile.
Dubbi destinati comunque a restare tali almeno fin quando non sarà stato individuato il relitto e recuperata la scatola nera.
Secondo i dati rilasciati dalla compagnia aerea , il volo stava trasportando 227 passeggeri (di cui 2 bambini) più 12 membri d’equipaggio. I passeggeri appartenevano di 13 nazionalità diverse.
Gjm