Soffiano sempre più forti i venti di guerra in Crimea. Due navi da guerra russe sono dirette verso il Mar Nero a conferma del fatto che la Russia intende rafforzare la propria posizione in Crimea inviando nel Mar Nero quante più unità possibili della sua flotta navale.
Ma è proprio sulle unità navali russe, in particolare per i mezzi anfibii attualmente disponibili, che lo stesso ministro della Difesa Sergei Shoigu avanza delle perplessità affermando che le 19 navi appartenenti alla categoria sono in servizio da oltre 25 anni e necessiterebbero di ammodernamenti.
La marina russa si aspettava di ricevere una nuova nave Gren-class Ivan e due portaelicotteri francesi classe Mistral-built.
Tuttavia, se anche dovesse ricevere le nuove navi – afferma Shoigu – i mezzi sarebbero insufficienti visto che la flotta russa del Mar Nero conta soltanto di sette vecchie navi d’assalto e da sbarco delle classi Alligator e Ropucha.
Nonostante la crisi in Ucraina, il governo francese non valuta ancora la possibilità di bloccare la vendita di nuove navi da guerra assalto alla Russia. L’accordo franco-russo, che era già stato ampiamente criticato da alcuni paesi Nato quando la Francia nel 2011 aveva accettato di vendere due portaelicotteri classe Mistral alla Russia, è oggi oggetto di maggiori perplessità da parte di quanti non condividono le recenti dichiarazioni del ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, secondo il quale non ci sono allo stato attuale serie motivazioni che impongano alla Francia di rivedere il contratto commerciale.
Intanto, ieri la Russia ha effettuato un test di lancio di un missile intercontinentale (Icbm) in grado di trasportare a lunghissimo raggio testate nucleari. Ufficialmente gli Stati Uniti erano stati informati del test.
Nonostante le pessime condizioni della flotta navale russa, Mosca sta ampliando e modernizzando il suo arsenale nucleare puntando a dotarsi di nuovi missili balistici intercontinentali (ICBM), alla costruzione di sottomarini armati di missili balistici, alla realizzazione di un nuovo bombardiere strategico e al dispiegamento di missili tattici balistici, da crociera e caccia-bombardieri a rafforzamento delle proprie basi.
Un chiaro segnale in controtendenza rispetto gli accordi in materia di disarmo nucleare.
Gian J. Morici