Hanno un’età che va dai 25 ai 75 anni, esercitano professioni e mestieri diversi, appartengono un po’ a tutte le classi sociali ma c’è una cosa che li accomuna: la pedo-pornografia.
Tre persone sono state arrestate mentre per altre 53 è scattata la denuncia a piede libero nell’ambito dell’operazione antipedofilia chiamata “Beiden Dackel” (due bassotti) come il nickname utilizzato da uno degli indagati del filone tedesco.
L’indagine, infatti, è il risultato finale di una complessa operazione antipedofilia, nata dalla collaborazione con la polizia criminale tedesca di Hannover. Erano 104 le utenze telefoniche fornite dalla polizia tedesca e associate agli indirizzi IP dai quali risultavano effettuati i collegamenti al noto software “eDonkey2000”, per l’acquisizione dei file pedopornografici.
Al termine delle indagini è stata accertata l’effettiva condivisione e l’acquisizione intenzionale dei file di chiara natura pedopornografica, per 56 delle 104 utenze. Attraverso accertamenti mirati ai vari indirizzi IP, gli investigatori sono riusciti a individuare e a smascherare utenti italiani che hanno condiviso, divulgato e detenuto diversi file nei quali sono ripresi dei bambini, anche di 4 o 5 anni, mentre consumano rapporti sessuali completi con degli adulti.
L’indagine, condotta dagli investigatori del Compartimento di polizia postale e delle comunicazioni di Roma, si è avvalsa della collaborazione di ben 15 compartimenti di polizia postale in tutta Italia.
Durante le perquisizioni sono stati sequestrati 82 mila gigabyte di materiale pedopornografico: 3.500 video e 11.500 immagini raccapriccianti.