Dopo una lunga esperienza da “diversamente ministro”, Angelino Alfano segue Lorenzin e Quagliarello, nel prendere le distanze dal “diversamente incensurato” Silvio Berlusconi.
“La mia lealtà al presidente Berlusconi è longeva e a prova di bomba. La lealtà non è malattia dalla quale si guarisce” – ha dichiarato Alfano.
Che dopo il contagio resti un portatore sano del virus del berlusconismo? Secondo i più scettici, l’infezione primaria avrebbe già avuto un decorso sintomatico che non lascerebbe dubbi sulle complicanze a medio e lungo termine.
Resta invece incerta la diagnosi di un eventuale contagio da “virus variant diversa lealtà” che sta raggiungendo il picco a distanza di poche ore dalle dimissioni dei ministri pidiellini. Una forma influenzale alla quale, al momento e per la gioia del padrone, sembrano immuni falchi e pitoni.
Gjm