Missione nel Sud della Spagna di una delegazione della Commissione libertà civili, la giustizia e gli affari interni per raccogliere informazioni e osservare il funzionamento dell’operazione ” Indalo” condotta da Frontex, in riferimento alla questione dei flussi migratori irregolari nel Mediterraneo e al contrasto alla criminalità organizzata dal Nord Africa.
“La Spagna e, più in particolare lo Stretto di Gibilterra, dopo la Grecia e l’isola di Lampedusa – afferma Iacolino – è il terzo più importante punto di accesso in Europa per migranti, profughi e richiedenti asilo – provenienti dal Nord Africa e dai paesi Subsahariani – in fuga da conflitti, carestie e persecuzioni.
La delegazione parlamentare è stata impegnata in un pattugliamento – a mare aperto – per verificare cosa accade ai confini d’Europa e se il rispetto degli obblighi internazionali sui diritti dei migranti siano garantiti e tutelati, così come le regole sul rimpatrio.
Gli incontri ad Alegeciras e Motril con le forze di polizia spagnole, autorità locali, Organizzazioni non governative e l’Agenzia Frontex che coordina “Indalo”, operazione nella quale sono coinvolti dieci Stati membri, ed ancora le visite alle strutture di accoglienza – oltre a richiamare le responsabilità delle Istituzioni europee nei confronti di quegli Stati sottoposti a pressioni migratorie – sono serviti a comprendere il funzionamento e le criticità delle missioni di intervento rapido alle frontiere, la gestione dei rimpatri volontari e quanta assistenza vi sia in quei territori rispetto al tema dei migranti”.
“La tutela dei diritti fondamentali e la sicurezza delle frontiere esterne dell’UE – conclude Iacolino – restano tuttavia obiettivi conciliabili che esigono il riconoscimento dei valori della solidarietà e della condivisione della responsabilità di tutti gli Stati membri nella gestione delle emergenze e dei flussi migratori in uno alla difesa alla dignità e del decoro dei migranti, in particolare dei minori e delle persone vulnerabili, così come richiamato da Papa Francesco nella sua visita a Lampedusa”.