L’inchiesta sulla tentata estorsione ai danni del
presidente della Regione, Rosario Crocetta che secondo la Procura della
Repubblica di Agrigento sarebbe stata compiuta da Giuseppe Arnone nel tentativo
di ottenere una candidatura alle passate regionali ha fatto registrare i primi
significativi passi. Su delega dei Pm, Ignazio Fonzo, procuratore aggiunto e
Andrea Maggioni, sostituto procuratore, i carabinieri hanno già interrogato i
parlamentari Davide Zoggia ed Angelo Lo Maglio entrambi del Pd. I due uomini
politici sono stati coinvolti nella vicenda da Arnone con ruoli diametralmente
opposti: Zoggia, delegato del Pd di Bersani a sovrintendere in Sicilia alla
compilazione delle liste, ha impedito che l’ex consigliere comunale agrigentino
venisse candidato nella lista di Crocetta; Lo Maglio, da sempre vicino ad
Arnone, al contrario, avrebbe dovuto convincere Crocetta e il senatore Lumia a
far candidare l’ex iscritto al Pd agitando un minaccioso manifesto predisposto
da Arnone contenente insulti e contumelie rivolti al governatore ed all’ex
presidente della Commissione parlamentare antimafia. Zoggia durante il suo
interrogatorio come persona informata sui fatti, ha inevitabilmente fatto
riferimento al clima intimidatorio creato da Arnone che minacciava l’esponente
del Pd nazionale di finire in pasto ai giornali (amici) per vicende politiche
poco commendevoli. Ed ha descritto rievocando gli episodi, come e perché si è
trovato al centro dell’azione di Arnone. Lo Maglio è stato accomodante ed
avrebbe minimizzato la vicenda. Ma anche imbarazzato (ha detto, mentre era
intercettato, tra l’altro: Zoggia è un cretino) consapevole del fatto che molto
presto dovrà rendere conto di talune affermazioni intercettate davanti gli
organismi di partito. Gli interrogatori, evidentemente non sono finiti. I
prossimi ad essere presi a verbale saranno Pino Apprendi (un altro che ha dato
del cretino a Zoggia) il sindacalista del Pd, Domenico Catuara e sinanco
l’avvocato Gigi Rubino, finito nel vortice delle intercettazioni per avere
richiesto una raccomandazione a Lumia, con la mediazione di Arnone, per piazzare
un suo amico come direttore generale nel Municipio di Termini Imerese. E poi a
ruota seguiranno gli altri esponenti politici tra cui lo stesso Lumia, il
presidente Crocetta, il ministro Gianpiero D’Alia, Antonello Cracolici. Ma, le
intercettazioni riservano altre sorprese. Ad esempio, il 6.9.2012, Giuseppe
Arnone effettua una telefonata a Giuseppe Riccobene, suo amico e collaboratore.
Parlano di tante cose, il primo insulta i magistrati della Procura. Poi si
soffermano su cosa Arnone dovrà dire al giornalista Attilio Bolzoni de La
Repubblica che incontrerà a Siculiana. Arnone gli dice che riferirà, in merito
alla vicenda Di Marco, di Di Natale e di Fonzo. Giuseppe Riccobene gli chiede se
il libro glielo aveva già dato poi Peppe Arnone gli dice che tante cose
usciranno quando avranno in mano il sito web (che doveva essere realizzato da
Arnone) e le tv private Tele novantotto e Teleacras. Riccobene, galvanizzato,
gli consiglia dei giornalisti bravissimi quindi parlano dei giornalisti da
coinvolgere. Cosa vuol dire quando “avranno in mano oltre il sito, Tele98 e
Teleacras? Che uso ne avrebbero voluto fare, utilizzando “giornalisti
bravissimi”, e come avrebbero potuto avere in mano Teleacras e Trs98?
Questo, le intercettazioni tra Arnone e l’amica , teste e parte offesa Maria
Grazia Di Marco e molto altro su Grandangolo 22, il giornale diretto da Franco
Castaldo, in edicola domani.
Durante le elezioni politiche Arnone andava in giro a giudicare ed insultare politici nazionali, veniva chiamato ad anno zero ed il Fatto Quotidiano gli dava ampio spazio. Oggi si scopre che questo estroverso personaggio già condannato già pluri rinviato a giudizio già pluri indagato aggiunge alla sua collezione giudiziaria altri fascicoli per reati gravissimi contro magistrati, contro politici,contro giornalisti , con prove inconfutabili, anche nella loro volgarità, derivate dalle intercettazioni.
La domanda che mi pongo è semplicissima, ma cosa deve fare uno per essere almeno “sospeso in via cautelare” dall’ordine degli avvocati e da legambiente? È veramente una cosa indecente.