Nasce “L’Esercito di Silvio”, una “geniale” trovata dell’imprenditore Simone Furlan a cui, però, sembrano essersi già iscritti/arruolati ben 7000 “soldati”, e il numero di questi arruolati sembra destinato a crescere nei prossimi giorni. L’esercito di Silvio è il sito che “arruola giovani per difendere il presidente Berlusconi e combattere al suo fianco la guerra dei vent’anni”.
Detto esercito, tra le altre cose, dovrebbe riuscire dove ha già fallito Canale 5 il 12 maggio 2013 con lo speciale “La guerra dei vent’anni”, mandato in onda la sera prima della ripresa della requisitoria di Ilda Boccassini al cosiddetto processo Ruby e, cioè, convincere gli italiani che Silvio Berlusconi è un perseguitato dalla magistratura, costretto a combattere una guerra di difesa dalle toghe rosse che dura da oltre un ventennio.
Lo speciale di Canale 5 è stato un vero fiasco dal punto di vista degli ascolti, del resto, tranne la morbosa curiosità di alcuni nel voler vedere in video i luoghi “innocenti” del bunga bunga, in pochi ormai credono che l’ex premier sia vittima di una persecuzione giudiziaria senza precedenti nella storia, messa in atto da parte della magistratura politicizzata. In molti invece ritengono che Silvio Berlusconi, unitamente alla pochezza di una classe politica incapace e inadeguata alla pesante responsabilità di guidare un paese come l’Italia, siano causa scatenante di gran parte dei mali che attualmente stanno stritolando il Paese e il futuro delle nuove generazioni.
Lo stesso Simone Furlan ha spiegato che l’iniziativa è stata posta in essere per manifestare all’ex premier la vicinanza di tanti italiani affinché egli non faccia un passo indietro ma continui il suo impegno in politica. Con un’operazione alquanto discutibile questi nuovi virtuali soldati “delle libertà”, che a breve potrebbero materializzarsi per bussare alle vostre porte nel tentativo di spiegare che il cavaliere è un grande statista e con la crisi, gli scandali e i processi “farsa”non c’entra nulla, potrebbero costituire il primo bastione difensivo di un’operazione più ampia contro qualsiasi iniziativa tesa all’ineleggibilità di Berlusconi.
Paradossalmente Berlusconi dell’iniziativa e quindi, della nascita di questo esercito non saprebbe nulla. Furlan avrebbe avvisato l’ufficio di segreteria del PDL senza ricevere alcuna risposta contraria ed interpretando ciò come un silenzio assenso ha proseguito nella sua “meritoria” opera di sostegno morale e incoraggiamento nei confronti del Cavaliere.
Gli italiani però possono dormire sonni tranquilli visto che “L’Esercito di Silvio”, come sottolineato dallo stesso Furlan, è un esercito pacifico ma determinato: “se è vero che Berlusconi combatte una guerra, il PDL non lo difende perché al momento occupa un ruolo istituzionale”. Ecco quindi costituirsi un esercito che gli darà una mano: “Occorre gridare al mondo intero che milioni di Italiani come me – ha riportato Furlan sul sito L’Esercito della Libertà – credono e si riconoscono in lui. Dobbiamo lanciare un messaggio chiaro ai detrattori del Presidente Berlusconi. Devono sapere che quand’anche lo condannassero o lo rendessero ineleggibile, non lo sconfiggeranno mai politicamente, poiché noi saremo schierati al suo fianco, pronti a supportarlo, a raccogliere la sua incredibile eredità politica, i suoi valori e ideali e portarli avanti con lui.
Arruolati anche tu, siamo un esercito pacifico ma determinato, siamo l’esercito della libertà”.
Dopo il flop delle recenti amministrative ove l’astensionismo è stato il vero protagonista a cui è seguito il collasso di consensi del M5S e il PD ha avuto la meglio sul PDL al primo turno, salvo aspettare il verdetto finale dei ballottaggi, Silvio Berlusconi potrà bearsi per la nascita, in suo nome, di un così importante esercito fortemente voluto da questa nuova generazione di generali capoccioni del nulla, ai quali certamente, non potrà negare affetto e generosità e qualche invito alle caste feste di Arcore dove il bunga bunga ha fatto cultura.
Totò Castellana