Dottore è così, mi creda, siamo destinati a essere soli nel momento del bisogno fisico e emozionale, quello del sudore.
Ho sempre sudato da solo, forse è un problema mio dottore,
Come quando si fa l’amore.
In due. Ma uno solo suda e anche in maniera sgradevole.
Si lo so dottore, è un difetto enorme, me lo dicono in molti e ho provato a far finta di nulla, ma ritorna, sempre. Prenda l’altra sera, un film che guardavo in Tv, “per grazia ricevuta” con Nino Manfredi, mi sono ricordato quando guardavo questo film con mio padre.
All’improvviso una tachicardia, qualcosa che sapeva di ricordo accartocciato mi ha devastato il cuore.
Dottore ho creduto di morire. E poi mi sono guardato, anche mia moglie mi ha guardato, con schifo. Non aveva mai visto una cosa del genere addosso a me.
Poi mi è successo ascoltando un bellissimo pezzo di Springsteen, Blood Brothers, lo conosce?
Quella volta di nuovo, la stessa cosa questa battito accelerato e violento, impietoso e distonico.
Mia moglie si preoccupa dottore. Non sa come fare. Prova anche un po’ di vergogna, in effetti se succedesse in pubblico che figura ci faremmo?
Mi guarda con vergogna, con delusione, l’ultima volta è scoppiata a piangere.
Questa cosa mi succede anche in negativo dottore. Una sera eravamo a parlare con amici. Io sono un professionista stimato e invidiato.
Con i miei amici l’altra sera stavamo guardando la partita. C’erano alcuni giocatori di colore.
Vedo il mio vicino di divano che dice sommessamente: “ma guarda questi negri, ormai sono dappertutto, andassero a cogliere banane”.
Io dottore, sono palermitano, da me siamo tutti meticci, per non dire bastardi. Non posso dire che mi sia offeso direttamente, ma è stata una sensazione strana. Ho avuto l’impulso di reagire, ma non ho compreso il perchè.
So solo che quella tachicardia è ripresa. E mi è risuccesso. Per fortuna non se ne è accorto nessuno. Sono andato al bagno per non farmi vedere.
Sembrava stessi meglio dottore e ci siamo messi a giocare a carte. A un certo punto la moglie di uno di loro mi ha fatto piedino. Non per errore, proprio per volontà. Pensi dottore che lei dice che il marito lo ama e non lo tradirebbe mai. Quando è successo l’ho guardata meravigliato, ma ho lasciato fare.
Poi, mentre guardavamo le foto della loro ultima vacanza si è avvicinata non vista dal marito e mi ha palpato. Io lì avrei dovuto reagire da maschio, da uomo. Eppure dottore, mi creda, ho percepito di nuovo quella tachicardia, un senso di smarrimento, un tempo non mi sarei fatto scrupoli, anche se è la moglie di uno dei miei più cari amici.
Tornato a casa ho cominciato a fare discorsi strani a mia moglie, le parlavo d’amore, di fedeltà di coppia, le ho chiesto se mi avesse mai tradito, se le piacessi ancora.
Mi creda lo sguardo non prometteva nulla di buono, ma la reazione è stata peggio. Ha spezzato la collana in due e mi ha chiesto rabbiosa che cosa mi stesse succedendo. Vuole che mi curi, devo rivolgermi a uno specialista di queste patologie.
Non avevo mai parlato di sentimenti in vita mia dottore, io ho solo pensato al lavoro, alla famiglia e non so nemmeno cosa sia quella sensazione di farfalle nello stomaco che hanno “quelli che si innamorano”.
Ma non è solo questo dottore, io vedo che certi comportamenti ora mi danno da pensare. Prima non ero così riflessivo.
Io colgo vergogna negli sguardi di mia moglie, anche il lavoro non va tanto bene da quando mi succede questa cosa orribile.
Sa dottore non è facile parlare con i propri clienti e capire che magari davvero stanno male economicamente e le dicono che non possono pagare. Io non riesco più ad ascoltarli senza avere quella tachicardia. Gli affari ne risentono dottore, perchè non porto più i soldi di prima, non ce la faccio più nemmeno a lavorare, se incontro dei pezzi grossi, clienti importanti, a sentirli lodare e imbrodare mi viene il vomito. Prima non era così.
Non sopporto più questo senso di fragilità dottore, mi aiuti.
Non parliamo di questo periodo estivo poi. Vedere questa esplosione di vita, le persone più felici, si respira libertà, io torno a quando ero ragazzino, mi prende una malinconia, sono convinto che nulla possa sostituire la vasca di irrigazione in cui mi facevo il bagno perchè la mia famiglia non aveva soldi per andare al mare e nel quartiere c’era solo quella. Non sa quanto ci divertivamo. In palermitano la chiamavano Gebbia. Altro che piscina.
Dottore l’altra sera mia moglie e i miei figli mi guardavano con disprezzo. I miei clienti e le persone che non possono pagarmi e piangono perchè non hanno soldi dimostrano più dignità di me nella loro povertà. Non so dirle i sintomi precisi, forte battito, estremo panico e poi prima che succeda tutto devo precipitarmi in bagno.
Non mi desidera nemmeno più, dice che sto ingrassando, che mi sto rammollendo. L’altra sera parlavo di amori da vivere con passione, con condivisione di corpi e anime, ho provato a spiegargli quanto non mi piacesse l’atmosfera piccolo-borghese delle nostre amicizie.
Io non avevo mai usato il termine “piccolo borghese”, mi sento Gaber.
Lei si è alzata dal letto e mi ha detto: “o ritorni quello di prima o è finita, non ti va più bene nulla, ti sta stretto tutto, ci stai portando alla rovina con questa paturnia”
L’ultima volta è stata proprio tragica. Non sono riuscito a fuggire. Eravamo a casa, ho cominciato a guardare un film che mi piace sempre tanto. Mediterraneo.
Adoro la colonna sonora, adoro ogni singolo fotogramma di quel film, adoro i film in cui la libertà si esprime con l’anima mentre il corpo giace vegetando. Ma poi l’anima scuote quell’inutile involucro e lo pervade di elettricità. E quel corpo diventa arma, mezzo, quel corpo diventa rivoluzione. Mi piacciono anche l’attimo fuggente, il prestanome. Woody Allen in quel film è da estasi, quando i membri di una commissione nel periodo in cui si segnalavano i Comunisti negli USA gli chiedono un compromesso, di fare dei nomi di essere un delatore e lui risponde: “, non riconosco formalmente questa commissione e vi chiedo: andate leggermente a pigliarvelo nel culo”
Ecco dottore, se vedo film come questi mi succede.
Come l’altra sera, le dicevo con Mediterraneo.
Alla scena in cui i protagonisti si ritrovano nell’isola greca, da vecchi, a dare una mano a pelare le verdure, insieme all’amico che ha scelto di restare per una donna. Una puttana che lui ha amato fino alla sua morte.
Dottore non sono riuscito a scappare, è iniziata la tachicardia, poi il panico. Stavolta mi è successo davanti a tutti. Si dottore, ho pianto. Contro ogni regola e norma della brava gente, contro questo mondo che non fa esternare sentimenti, ho pianto. Ancora, così come provo rabbia per chi tradisce con leggerezza o qualifica il prossimo con termini ignobili. Dovrebbero trovarsi loro nella stessa situazione.
Dottore, i luoghi comuni sono trappole, la maldicenza è solo riservata a chi ha il coraggio di agire.
Dottore mi aiuti, non ce la faccio più. Se ha capito cosa è successo, è una cosa schifosa e continua quello che mi succede.
Dottore, io mi sono emozionato addosso. Non è bello per un uomo della mia età.