“Non ho condiviso le scelte organizzative e politiche compiute dal Segretario della Cisl siciliana, nonché reggente della Cisl agrigentina, Maurizio Bernava.
Dal suo insediamento, è mancato l’impegno preso a mantenere autonoma la Cisl dalla politica.
La formula enunciata “DISTINTI E DISTANTI”, è rimasta una chimera poiché non solo ha dato indicazioni partitiche, ma ne ha condiviso le impostazioni, dando direttive di voto specifiche ai dirigenti e agli associati della organizzazione.
Questo si è verificato, in specie nelle primarie del On. Giuseppe Lupo del P.D. e buon ultimo con Crocetta, con l’aggravante di attaccarlo dopo la sua elezione; evidentemente non ha risposto alle sue aspettative.
Ultimamente, ha convocato al Hotel Addaura di Palermo, lo stato maggiore della Cisl siciliana, dove ha presentato gli uomini della organizzazione da votare e da fare votare ai propri iscritti.
L’aggravante in questo caso è che il movimento politico da votare, ed è la prima volta che succede, rappresenta soggetti che sono massimi esponenti del mondo economico di grandi capitali, di interessi corporativi e speculativi, nonché del mondo bancario, che per molti versi hanno aiutato l’evoluzione della crisi che stiamo attraversando.
Il problema vero è che Bernava ad Agrigento, non è “mai pervenuto” tralasciando gli interessi della organizzazione e dedicandosi all’interesse della politica, tradendo ripetutamente gli interessi dei lavoratori e l’autonomia del sindacato.
Mi riservo, di relazionare dettagliatamente e documentalmente nelle sedi opportune, le decisioni che mi hanno portato a lasciare la Cisl.”
Paolo Bunone