L’Associazione Culturale Labmura
Presenta
Incontro con l’Ing. FELICE VINCI
Autore del volume (tradotto in 5 lingue)
OMERO NEL BALTICO
Le origini nordiche dell’Iliade e dell’Odissea
Introduce e coordina
MARCO FALZONE
E’ previsto un dibattito finale.
SABATO 5 GENNAIO
ORE 17:30
SPAZIO CULTURALE IL FUNDUK
VIA SANTA MARIA DEI GRECI, 38
92100 AGRIGENTO
INFO
Il volume “Omero nel Baltico. Le origini nordiche dell’Odissea e dell’Iliade” di Felice Vinci (Editore Palombi, V edizione 2008), presentato dalla Prof. Rosa Calzecchi Onesti, nota studiosa e traduttrice dei poemi omerici, è stato pubblicato in Russia nel 2004, in USA nel 2006, in Estonia nel 2008, in Svezia nel 2009; nell’aprile scorso è uscito in Danimarca ( http://www.forlagsblog.dk/wp-content/uploads/2012/04/Homer-pressemeddelelse.pdf ), dove il 13 settembre è stato presentato all’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen. L’uscita in Germania è imminentissima, forse prima di Natale.
Negli ultimi anni l’autore è stato più volte invitato a presentare la tesi ivi esposta in varie Università italiane, quali ad esempio Pavia (cinque volte), Roma, Padova ecc.; in particolare, l’Università La Sapienza di Roma il 6 giugno 2012 ha organizzato un convegno, intitolato “Le origini nordiche dei poemi omerici”, incentrato sul tema del libro (sito http://www.dipscr.uniroma1.it/?q=node/2178 in cui si trova anche la locandina con il programma del convegno; vedasi anche http://sisr.unime.it/le-origini-nordiche-dei-poemi-omerici/ ). L’agenzia AdnKronos ha annunciato l’evento sul suo sito http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/In-Grecia-a-rischio-anche-il-mito-di-Ulisse-torna-la-teoria-delle-origini-nordiche_313333590453.html
In precedenza, nell’aprile 2005 aveva svolto un seminario in due lezioni presso il Dipartimento di Geografia della Facoltà di Lettere sempre della Sapienza, nell’ambito di un corso, intitolato “Il mare: mito e letteratura”, dove “Omero nel Baltico” era indicato fra i testi d’esame, e il 19 aprile 2007 ha presentato la sua teoria presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Roma 3. L’argomento è stato anche oggetto di una tavola rotonda-dibattito a BergamoScienza 2011.
Nel 2002 l’autore ha presentato la sua tesi nell’ambito di un convegno internazionale dell’Università di Vancouver, e, successivamente, in un convegno tenutosi nel novembre 2005 presso il Dipartimento di Filologia Classica dell’Università di Riga, in Lettonia. Inoltre, i professori del Dipartimento di Filologia Classica dell’Università russa di Saransk, presenti nel 2002 a Vancouver, hanno integralmente tradotto il libro e nel 2004 lo hanno pubblicato in Russia, diffondendolo presso le Università ed i circoli accademici e culturali. In seguito a ciò, nel dicembre 2004 l’autore è stato invitato a presentare la sua teoria nonchè l’edizione russa del libro all’Accademia delle Scienze di San Pietroburgo, davanti ad un folto gruppo di eminenti studiosi nonché dell’allora console italiano a S. Pietroburgo dott. Marco Ricci.
Il libro è stato pubblicato in USA da una casa editrice americana nel 2006, con il titolo “The Baltic Origins of Homer’s Epic Tales. The Iliad, the Odyssey, and the Migration of Myth”. Al riguardo, nel Bard College di New York, nell’ambito di un corso di alti studi su Omero, nel 2007 sono state tenute varie lezioni basate sull’edizione inglese del volume, che è stato adottato come libro di testo per gli studenti. Il Prof. William Mullen, del Department of Classics del Bard College, ha scritto: “It is hard to overstate the impact, both scholarly and imaginative, of Vinci’s compellingly argued thesis…. Scholars will be rethinking Indo-European studies from the ground up and readers of Homer’s epics will enter fresh realms of delight as they look anew at the world in which Homer’s heroes first breathed and moved”. Sempre il Prof. Mullen, con alcuni suoi allievi, nel mese di giugno 2006 aveva effettuato un viaggio in barca a vela nel Baltico (v. sito http://vteam06.googlepages.com/ ), seguendo le rotte indicate nel libro, con il finanziamento del SEA, importante Istituto oceanografico americano. Così pure, “ARION. A Journal of Humanities and the Classics” dell’Università di Boston nel suo numero di primavera/estate 2007 ha dedicato un articolo di 35 pagine a questo argomento.
Ecco altri commenti di studiosi italiani e stranieri sull’argomento:
“L’autore propone una serie di ipotesi molto ragionevoli e molto razionalmente esposte, inanellando una serie impressionante di indizi (…) Libro stupefacente e spesso molto godibile” (Claudio Cerreti, Bollettino della Società Geografica Italiana, n. 1-2/2000);
“Omero nel Baltico è affascinante e ne è proponibile l’attendibilità” (Giorgio Galli, Università di Milano);
“Fui molto colpito dalla Sua conferenza in Collegio Ghislieri sia per la innovatività delle Sue ricostruzioni storiche che per la mole di concordanze, veramente stupefacente. L’insieme degli argomenti che Lei propone è certamente tale da scuotere convinzioni profondamente radicate (…) Da fisico qual sono, posso ben comprendere il fascino intellettuale irresistibile della tesi non convenzionale, seguita da una fase di scoperte e conferme. Posso solo augurarLe un sempre maggior successo” (Virginio Giorgio Goggi, prorettore per la ricerca scientifica dell’Università di Pavia).
“Molto ben scritto, molto serio e molto stimolante. Un’opera preziosa” (Vittorio Castellani, Università di Pisa);
“Come geografo ed esperto del Nord trovo che la sua teoria meriti di essere presa molto seriamente (…) Essa allarga a dismisura gli orizzonti possibili per l’avventura umana” (Franco Michieli);
“Tutta la civiltà greca delle origini, e tutti i miti classici, ci sono arrivati di là, tra Circolo Polare Artico e Mare del Nord (…) Scommetto che il Vinci può vincere” (Edoardo Sanguineti, Università di Genova);
“Libro interessantissimo, che sto leggendo con gran passione. Sono tesi, le sue, veramente appassionanti” (Antonia Arslan, Università di Padova);
“Omero nel Baltico ha arricchito le emozioni che mi avevano preso ascoltando la Sua splendida lezione in Università. Si è aperto, per me, un mondo nuovo e affascinante” (Alberto Gigli Berzolari, Università di Pavia);
“Ho letto con immensa curiosità e grande piacere la sua ricerca sull’Omero baltico” (Massimo Cacciari, filosofo);
“This book poses so many intelligent and pertinent questions and offers so many brilliant solutions to various problems contained in the Homeric epic that it would truly be a pity if it passed unnoticed” (Leszek Wysocki, McGill University);
“Homer in the Baltic is a rare example of a work that turns received notions upside-down. Vinci has done so with such thoroughness that, if one only credits half his examples, one is compelled to accept his thesis” (Joscelyn Godwin, Colgate University);
“Your essay presents a remarkably compelling thesis which is very well researched and documented (…) Your thesis is, to say the least, both fascinating and revolutionary in terms of accepted lore” (Thomas Wyman, Stanford University);
“Felice Vinci has done what was considered an almost impossibility. He has opened up a new front in the battle lines of the Homeric question (…) After reading Vinci’s Homer in the Baltic, one is irresistably tempted to say “yes” to the origins of the Greek peoples in Scandinavia” (Victor DeMattei, storico e studioso delle culture balcaniche);
“The results of this research can be considered among the greatest discoveries of the 20th -21st centuries” (Tatyana Devyatkina, ordinaria di Filologia Classica nell’Università di Saransk);
“Je trouve vos idées du plus haut intérêt. Elles renouvellent et révolutionnent notre connaissance des origines et des racines de l’Europe. Votre théorie s’avère incontournable pour l’avenir des études de l’Antiquité! Félicitations les plus enthousiastes!” (Jean-François Maréchal, President of the French Society of Underwater Archaeology (SOFRAS), member of the French Antiquities National Society (SNAF) and the Nîmes Academy);
“Je le trouve passionnant, étonnant, extrêmement stimulant pour l’esprit et novateur. Je suis véritablement stupéfait par le nombre et la qualité des arguments avancés. C’est une révélation. Je ne pensais pas qu’on pouvait encore faire des découvertes de cette importance sur un sujet aussi connu que l’Iliade et l’Odyssée” (Robert de Mari);
“I find it powerful, methodical, important, and convincing” (Alfred de Grazia, Princeton).
Inoltre, l’autore è stato invitato a presentare la sua tesi alla International Conference on Mediterranean Studies, promossa dallo Athens Institute for Education and Research, tenutasi ad Atene il 20-23 marzo 2008.
Nell’agosto 2007 a Toija in Finlandia ha avuto luogo un seminario scientifico internazionale sull’argomento. Un altro seminario nella stessa sede (identificabile con il sito della Troia omerica) ha avuto luogo il 23-24 luglio 2011 ( http://www.kiskoseura.fi/2011_iliad_and_odyssey_in_northern_europe.html ). I relativi atti, pubblicati lo scorso aprile, sono stati presentati all’Università di Roma all’inizio del convegno del 6 giugno.
Nel 2003 il Prof. Edoardo Sanguineti ha scritto un positivo articolo sulla pagina culturale de “L’Unità” (v. sito http://www.disinformazione.it/omero.htm ); un articolo è uscito sul “Manifesto” del 7 maggio 2005 (http://www.ilmanifesto.it/g8/dopogenova/427f7321c43e4.html ); il 28 gennaio 2007 il supplemento culturale del Sole 24 ha dedicato un ampio articolo alla questione, con la firma del Prof. Piero Boitani, Direttore del Dipartimento di Letterature Comparate dell’Università di Roma “La Sapienza”; un articolo di Massimo Morello è uscito il 19 gennaio 2008 su “Repubblica” (http://viaggi.repubblica.it/dettaglio/Odissea-nel-Baltico/186581 ). Nel giugno 2008 è uscito su LIMES, Rivista italiana di geopolitica, un articolo-intervista di tre pagine dedicato all’argomento: si tratta dell’articolo conclusivo, intitolato “Il vero viaggio dell’uom di multiforme ingegno”, del Quaderno Speciale di LIMES “Partita al Polo”. Nel marzo 2009 un lungo articolo (10 pagine) è uscito su Prometeo, prestigiosa rivista di scienza e storia. In precedenza, una positiva recensione era uscita sull’accademico “Bollettino della Società Geografica Italiana” a firma del Prof. Claudio Cerreti, Ordinario di Geografia presso l’Università di Roma.
L’intervento dell’autore al convegno del 6 giugno all’università di Roma è sul sito http://www.youtube.com/watch?v=BiJZ8E9rxWU