8 agosto 2012 – San Giovanni Gemini – Cammarata, due paesi dell’entroterra siciliano, in provincia di Agrigento. Sui manifesti celesti affissi sui muri, campeggiava la scritta: “ORA PARLIAMO NOI! LA PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO in favore dei Comuni di Cammarata e San Giovanni Gemini, un impegno lungo quattro anni (2008/2012) per la Sicurezza Stradale, la Cultura, Edilizia scolastica e lo Sport”.
“Sulla SP C n 31 Ex Consortile Cammarata verso Casteltermini – riportava il manifesto – abbiamo eliminato una frana collocando massi ciclopici con il fine di consolidare e drenare la zona, collocazione di “una gabbionate” e la collocazione di stuoia drenante rifacendo a tratti la bitumatura, con una spesa di € 200.000,00.”
Denunciavamo dunque all’opinione pubblica come i lavori tanto decantati nel manifesto non rispondessero a quelli effettuati in loco.
Il giorno successivo, il consigliere provinciale Roberto Gallo, presentava un’interrogazione in merito, richiedendo, altresì, copia degli atti dei lavori che la Provincia ha pubblicizzato, dichiarandoli come eseguiti, con l’affissione di manifesti e a mezzo stampa.
Si arrivava così alla data del 17 settembre, quando al Consiglio provinciale, all’ordine del giorno, la risposta all’interrogazione del Consigliere Gallo.
Una risposta mortificante, visto che l’Amministrazione attribuiva il tutto a “mero errore materiale, essendo stato indicato un importo speso di 200.000 Euro presso la s.p.c. 31; tale somma interessa infatti la spesa eseguita oltre che sulla s.p.c. 31 anche sulle limitrofe s.p.c. 35 e s.p.c. 36, infatti le spese effettuate sulla s.p.c. 31 ammonta a circa 123.000 euro.”
Tornavamo a scrivere della vicenda, evidenziando come a prescindere dal primo “mero errore”, fosse doveroso sottolineare che rileggendo il manifesto fatto affiggere dalla Provincia, risultava che la somma spesa per la s.p.c. 36 corrispondeva a 35.000 euro, mentre la s.p.c. 35 veniva citata, insieme ad altre cinque strade, per lavori effettuati per una somma comprensiva di 12.000 euro.
Dai nostri conti – mai smentiti –risultava una spesa di 170mila euro. E gli altri 30mila, che fine avevano fatto?
Come se non bastasse, “un ulteriore errore materiale – spiegava l’Assessore Vito Terrana – è stato riportato sulla precedente relazione relativamente alla s.p.c. 31 nella dicitura “rifacendo bitumatura a tratti” in quanto tale lavorazione non era prevista e non sono stati eseguiti lavori in tal senso, come risulta dalla lettura della contabilità dei lavori”. Di come tali lavori in ogni caso non fossero stati effettuati, ci eravamo accorti anche noi, come risultava dalla verifica fotograficamente documentata dello stato dei luoghi.
Il consigliere Gallo evidenziava inoltre come nonostante fossero trascorsi ben più di trenta giorni da quando lo stesso aveva presentato la richiesta di copia degli atti inerenti i lavori eseguiti, nessuno si fosse interessato ad ottemperare ad un atto ispettivo formalmente avviato da un consigliere.
2 novembre 2012 – Le piogge rendono impraticabile la s.p.c. 31. Cunette infestate da erbacce e caditoie otturate, contribuiscono al danno. L’acqua non convogliata, finisce con l’allagare terreni e proprietà limitrofe causando ulteriori danni. A tal proposito, va sottolineato come alla Provincia sia già stata imposta dall’Autorità Giudiziaria la bitumazione di quel tratto di strada, a causa di danni precedentemente prodotti in danno di privati. Quella bitumatura che – spiegava l’Assessore Vito Terrana – veniva indicata nel manifesto a causa di un ulteriore errore materiale, non essendo mai stata realizzata.
3 novembre – I cittadini devono a spese loro e con mezzi propri provvedere a rimuovere fango e massi, per rendere agibile la strada ed evitare che a breve nuove piogge causino ancora una volta altri danni lungo una strada costellata da “meri errori”.
Gjm