Alla presenza dell’arcivescovo di Napoli, il Cardinale Crescenzio Sepe,
si inaugura Un nido per TRE, la prima sala parto ‘familiare’
del Centro-Sud Italia: un ambiente intimo, familiare e protetto
dove la coppia e il neonato possono trascorrere insieme i primi momenti dopo il parto.
Il nuovo servizio, totalmente gratuito grazie alla convenzione
con il Servizio Sanitario Nazionale, mira anche a favorire un minor ricorso al parto cesareo, che vede la Campania al primo posto tra le Regioni italiane.
La Clinica Mediterranea scelta dall’OMS a livello internazionale come partner
di un protocollo d’intesa che ha come obiettivo la riduzione del ricorso al taglio cesareo
Napoli, 17 ottobre 2012 – Partorire in clinica ma sentendosi a casa propria, in un ambiente intimo, familiare e protetto, dove la coppia non solo può far nascere “naturalmente” il proprio figlio ma anche trascorrere con lui le sue prime ore di vita.
È quanto permette Un nido per TRE, la prima sala parto familiare del Centro-Sud inaugurata oggi, alla presenza del Cardinale Crescenzio Sepe, alla Clinica Mediterranea di Napoli, struttura ospedaliera di alta professionalità con una riconosciuta eccellenza in Ostetricia e Ginecologia.
Il nuovo servizio offerto dalla Clinica Mediterranea è totalmente gratuito grazie alla convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale e punta a favorire una corretta evoluzione delle dinamiche familiari: «Un nido per TRE s’inserisce nel percorso offerto dalla Clinica Mediterranea alle coppie in attesa di un figlio, un percorso completo, che va dalla gestazione ai primi giorni di vita del bambino – afferma Celeste Condorelli, Amministratore Delegato della Clinica Mediterranea – l’iniziativa della sala parto familiare rappresenta una spinta a modernizzare riscoprendo i valori di sempre, per ricondurre l’evento parto nell’ambito di una gestione di vita e della famiglia più condivisa e consapevole, anche da parte del padre».
Tra gli obiettivi della nuova sala parto vi è anche quello di promuovere il parto naturale, contrastando il ricorso sempre più frequente al parto cesareo: in Campania, a fronte di dati di fertilità e natalità analoghi a quelli nazionali, la percentuale dei cesarei nel 2011 è stata del 62,4%, contro il 38,4% della media italiana, più elevata rispetto a quella degli altri Paesi europei.