Non una segreteria politica, ma un mezzo per raggiungere i cittadini e visitare tutti i centri della provincia. E’ stata questa la scelta della candidata di Grande Sud Mariagrazia Brandara, che da alcuni giorni percorre le strade del territorio agrigentino a bordo di un minibus.
“Per me la politica è un laboratorio sociale – spiega Brandara-. Un progetto che si costruisce attraverso la sintesi d’intenti tra elettori ed eletti. La pesante crisi che sta screditando il concetto stesso di democrazia rappresentativa e che sta convincendo troppa gente a non esprimere la propria preferenza attraverso il voto ha generato una distanza incolmabile tra i cittadini e i loro rappresentanti. Con questa iniziativa, che abbiamo voluto chiamare simbolicamente B.U.S., acronimo di “Battersi unicamente per la Sicilia”, ho la possibilità di continuare, come ho sempre fatto, a confrontarmi nella dimensione pubblica delle piazze, dei quartieri, delle strade. Tutto tranne che una operazione di facciata: continuerò a visitare i paesi della nostra provincia soprattutto qualora dovessi ricevere fiducia da parte degli elettori. Per me, rispetto a quanto fatto da troppi deputati in passato, Palermo non sarà così lontana da Agrigento da dimenticare che a questa provincia io devo dare risposte in termini di sviluppo, di futuro, di giustizia”.
Brandara e il suo minibus saranno oggi a Campobello di Licata e Ravanusa, mentre domani faranno tappa a Naro. Gli appuntamenti del tour saranno pubblicati sulla pagina Facebook “Un’altra sicilia, Subito” e sul sito www.mariagraziabrandara.it.
Uno degli aspetti positivi del seguire le campagne elettorali è la possibilità offerta a tutti, quasi illimitatamente, di apprendere nuove idee.
Però capita che queste nuove idee siano così nuove da essere incomprensibili.
Politica come laboratorio sociale.
Che tipo di sperimentazione? Cosa dobbiamo ancora scoprire che già oggi non conosciamo sulla politica? Ha idea di sperimentare una nuova forma di organizzazione sociale?
Ma quello che più mi ha colpito e devo dire “inquietato” è la testuale affermazione ” … Un progetto che si costruisce attraverso la sintesi d’intenti tra elettori ed eletti …”
Sono rimasto sconvolto per la mia ignoranza e presunzione: che strano, in tutti questi anni ho sempre creduto che il mandato dato dagli elettori agli eletti era costruito su un programma presentato agli elettori e da questi ultimi accettato.
Ora, a distanza di anni, vengo a scoprire che anche i candidati hanno i “propri intenti” che possono coincidere o meno con quello degli elettori.
Qualcuno mi spieghi meglio!