Dopo il Legal game, che ha già riscosso grandi consensi a livello nazionale, il Consorzio agrigentino presenta una nuova iniziativa finalizzata a diffondere i valori del rispetto delle regole, chiamata “Seminiamo la Legalità”.
L’idea è semplice ma densa di significato: si tratta di un barattolo contenente terra e semi, che possono essere coltivati anche al chiuso, magari su una scrivania. Ma più importanti dei contenuti fisici sono gli ingredienti come “onestà, trasparenza, correttezza, giustizia e rispetto delle regole”. Le indicazioni per la cura sono chiare: “Il prodotto è intollerante a: criminalità organizzata, abuso edilizio, evasione fiscale, violenze, racket, estorsioni, mazzette e ogni forma d’imbroglio e illegalità”, va coltivato “insieme alle forze dell’ordine” e ha una sola data di scadenza: “il commettere un atto illegale”.
Il barattolo, realizzato dalla società “Zilù” su idea del presidente del Consorzio Mariagrazia Brandara, è già stato distribuito durante le giornate di commemorazione del giudice Rosario Livatino a Canicattì da parte dell’associazione “La città invisibile” e al termine della “Summer school” tenutasi presso il bene sequestrato alla mafia di contrada Robadao, e ha già raccolto consensi tra i rappresentanti del progetto “Policoro” e delle istituzioni territoriali.
“Veicoleremo quanto più è possibile iniziative di questo tipo, semplici ma pregne di significato – dice Brandara – al fine di diffondere ovunque questi valori e impiantare un seme di legalità nel cuore di ognuno. Inoltre ci piace affiancare i principi di onestà, trasparenza e giustizia alla crescita di una pianta, così da insegnare come si tratti di valori che vanno coltivati. Parafrasando il grande Endrigo “se per fare un tavolo ci vuole un fiore” per fare un mondo sano occorrono semi di legalità”.