Aragona (Agrigento) – Tempi di vacche magre. I dipendenti comunali hanno difficoltà a percepire lo stipendio e l’ente avrebbe, fra le altre cose, un grosso debito con l’azienda fornitrice dell’energia elettrica, per debiti pregressi risalenti al 2010 e 2011.
Nella seconda metà di settembre l’amministrazione comunale si troverà a discutere e decidere assieme alle famiglie sui servizi di mensa scolastica e trasporto alunni pendolari, servizi che l’ente non potrà più garantire a tutti indistintamente. Ciascuno sarà chiamato a contribuire in base al proprio reddito. Nei giorni scorsi il sindaco, Totò Parello, aveva dichiarato che la difficile situazione economica dell’ente impone, per rispetto verso le famiglie aragonesi in difficoltà, risparmio e accortezza nell’organizzazione dei festeggiamenti in onore di San Vincenzo.
Nonostante l’austerity, accanto ai riti e le processioni religiose, sono previste sfilate, raduni di auto d’epoca, manifestazioni sportive, eventi musicali e teatrali. Il culmine dei festeggiamenti si avrà nelle serate di sabato 8 e domenica 9 settembre, rispettivamente con la “XXVII Sagra della Salsiccia” e l’esibizione dell’orchestra “Luna Rossa nella piazza Umberto I”.
Da segnalare il gruppo aragonese degli “I RE QUIETI live band & Nino Seviroli” che si esibiranno mercoledì 5 settembre in piazza Umberto I a partire dalle 20:30.
Ma si sa ad Aragona, “Sammicè è Sammicè” e gli aragonesi non vogliono sentire ragioni. Non fare una gran festa in onore di “Sammicè” con bravi e noti cantanti, equivarrebbe a un peccato mortale, una macchia indelebile sull’operato di un sindaco che amministra il comune di Aragona da poco più di tre mesi.
Ed è in rete, su uno dei principali social network, che gli aragonesi giovani e meno giovani si scatenano contro un’amministrazione colpevole, a loro dire, di non aver saputo organizzare una grande festa in onore di San Vincenzo, dimenticando che in primis trattasi di una festa religiosa. Giovani che chiedono di essere “tutti sindaco” se solo gli dessero la possibilità. Del resto le idee le hanno, la voglia di fare pure. Eppure, tanti giovani lamentano che nessuno chiede loro quello che vorrebbero dal proprio paese. Forze fresche che non vogliono le cose calate dall’alto e chiedono la possibilità di poter partecipare.
Anche stavolta, alla fine e con buona pace di tutti, un cantante lo si è trovato e la Sagra della Salsiccia si farà. A chiusura dei festeggiamenti in onore di San Vincenzo, grandi assenti, assieme ai giochi pirotecnici, saranno anche le spese facili e allegre, per un paese che in base alle risorse disponibili non può più permettersele. Adesso non rimane che pregare e godersi queste giornate di festa per poi affrontare nuovamente le difficoltà, i problemi e gli affanni della quotidianità.
Totò Castellana