Agrigento: città senza attributi. Sa solo lamentarsi. Piangere e basta. Nessuno scatto di orgoglio, nessun lampo di coraggio. Solo assuefazione. E talvolta volgare genuflessione. Altri direbbero, ma non Grandangolo, vigliaccamente proni. E’ l’attacco di un lungo articolo scritto dal direttore di Grandangolo – il giornale di Agrigento – in edicola con l’edizione nr. 34. Una lunga riflessione su ciò che sta avvenendo in città alla luce degli ultimi avvenimenti politici, sociali, giudiziari ed economici. Una durissima reprimenda che ha per titolo “Una città senza attributi”.
Ma non solo di questo si occupa Grandangolo. Un paginone a respiro regionale fa il punto della situazione politica in vista delle imminenti elezioni regionali con numerosi articoli dalle firme prestigiose. Poi, si torna a parlare di vicende mafiose, come ad esempio il pentimento del boss di Campofranco, Maurizio Carrubba che sta provocando danni enormi alle famiglie mafiose nissene e di Agrigento. Carrubba, finalmente spiega al meglio le ragioni del suo pentimento: “Non potevo fare cose che Dio non voleva”. Ed ancora viene ricostruita la vicenda mafiosa di Alessandria della Rocca partendo dal provvedimento del Tribunale del Riesame di Palermo che non ha accolto la richiesta di cattura per quattro indagati. E poi, molto Funduk con le iniziative di prestigio di questi ultimi giorni e gli articoli pregevoli di Attila e Maristella Panepinto.