La crisi pone in evidenza un problema importante: il lavoro nero. Il lavoro nero che riguarda anche molti lavoratori immigrati che licenziati dal datore di lavoro,hanno visto il loro permesso di soggiorno sparire nel nulla, con la conseguenza di vivere nell’irregolarità.Questo “status” fa sì che la mafia controlli il mercato dei lavoratori a basso costo, immigrati e non protetti. Spesso parliamo di immigrazione come di un fatto squisitamente d’emergenza.Non è così, bisogna comprendere che il lavoratore “immigrato” è una risorsa per l’Italia per tanti motivi,uno su tanti: il contributo che esso dà per il welfare in un momento molto complesso per la nostra economia.Non bisogna dimenticare che il lavoro nero oltre che sfruttamento, è soprattutto evasione fiscale,e questo frena la crescita. A tal proposito,il Consiglio dei Ministri ha recepito la Direttiva Europea n. 2009/52/EU ( La direttiva deve avere il parere di Camera e Senato prima del sì definitivo di palazzo Chigi , per chi non lo sapesse siamo già in procedura di infrazione di Bruxelles (2011/0843).Se la direttiva EU sarà introdotta in modo “severo”,questo potrà essere utile alla crescita,ed alla lotta all’evasione.Una recente relazione tecnica,allegata al decreto pone in evidenza numeri importanti: circa 165.000 lavoratori, di cui 2.000 stranieri con permesso di soggiorno irregolare.Se traduciamo la stima in termini economici ,possiamo rilevare che il valore dell’economia sommersa nel 2011 equivale a 540 miliardi di euro, corrispondenti a circa il 36% del Pil ufficiale , e 23 di quei miliardi arrivano dal lavoro degli immigrati, (Fonte Eurispes- Istituto di Studi Politici Economici e Sociali e l’Istituto San Pio V di Roma – da anni impegnato negli studi nel campo delle scienze umanistiche). Per analizzare ancor di più questo aspetto si è tenuto a Malta, promosso dal sindacato maltese GWU (General Workers’ Union) e dalla CGIL, il primo incontro per affrontare la problematica dei diritti dei migranti nella regione del mediterraneo. In quella riunione si sono analizzati i profondi cambiamenti che stanno avvenendo nel Nord Africa,la crisi globale ed i risvolti nella nostra economia. Bisogna combattere gli stereopiti nei confronti dell’Africa e in generale degli immigrati.Promuovere la capacità di convivenza in una società oggi sempre più multi-culturale,educando anche i nostri figli ai valori di una società interculturale, significa arricchirsi reciprocamente.
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Aldo Mucci
C.S. CGIL Vill.Mosè