La Direzione di Legambiente Sicilia esprime solidarietà ai lavoratori Servirail di Messina, che hanno perso il lavoro a causa della soppressione dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia, e contesta la politica dei trasporti portata avanti da Trenitalia e dal Governo che tende a vanificare il diritto dei Siciliani a un sistema di trasporti su ferro capace di garantire la continuità territoriale su tutto il Paese.
La soppressione dei treni a lunga percorrenza costringe i viaggiatori siciliani a sopportare l’onere dei trasbordi con i bagagli, per proseguire su treni Eurostar ad alto costo, e li penalizza costringendoli a scegliere in prevalenza il sistema di trasporti su gomma che certamente è più inquinante e costoso.
Occorre, invece, puntare sul sistema ferrato con proposte di sviluppo concorrenziali. Politica che deve essere percepita come alternativa vincente sulla perniciosa ipotesi del Ponte sullo Stretto, che, malauguratamente, non è ancora stato definitivamente accantonato.
Legambiente Sicilia, pertanto, stigmatizza il fatto che, a titolo di contentino, sia stato ripristinato un solo treno a lunga percorrenza, con personale non siciliano, che risulta del tutto insufficiente e rimane a rischio di soppressione al nuovo cambio di orari. Propone invece il ripristino totale, associato ad una oculata politica di sviluppo, e chiede che i lavoratori licenziati vengano riassunti senza discriminazioni.
Legambiente Sicilia esprime, altresì, forte preoccupazione per la continua dismissione e contrazione del servizio di traghettamento pubblico nello Stretto di Messina e insiste nel segnalare la condizione di arretratezza delle ferrovie siciliane, anche di quelle urbane, le cui tratte interne sono lente ed alcune neppure elettrificate, con velocità di percorrenza di 24 km/h assolutamente ridicoli, nonché il recente smantellamento della tratta Siracusa – Gela.
2 luglio 2012
