Aragona (Agrigento) – Al comune di Aragona si sarebbe speso troppo in telefonate con schede sim e apparecchi di telefonia mobile. Ben 37 telefonini in dotazione ad altrettanti soggetti – in parte dipendenti comunali ed in parte soggetti esterni – e tutto a carico dei cittadini.
A sollevare la questione lo scorso anno, era stato il consigliere Duccio Cipolla mediante interpellanza inviata anche al Procuratore presso la Corte dei Conti della Regione Sicilia. Circa 90.000€ di spese per la telefonia mobile al comune di Aragona nell’ultimo quinquennio, senza che nessuno – eccetto il consigliere comunale di “Grande Sud” – sollevasse la questione. Solo il consigliere Cipolla infatti, ha cercato e prodotto tutta la documentazione, per inoltrarla alle autorità competenti, affinchè, nell’interesse della collettività, si facesse chiarezza sulle spese affrontate da un Comune in bolletta.
Gli atti posti in essere dal consigliere Cipolla, hanno portato la Corte dei Conti a richiedere al Collegio dei revisori una relazione sulle valutazioni effettuate e le determinazioni assunte in merito, riportando eventuali irregolarità di gestione ravvisate. Il Consiglio comunale, nella seduta del 26 giugno 2012, è stato portato a conoscenza della menzionata relazione del Collegio dei revisori dalla quale è però, emersa la grande difficoltà da parte dell’organo di controllo interno ad ottenere dai competenti uffici, preventivamente contattati, tutte le informazioni necessarie a redigere una puntuale ed esaustiva relazione.
I consiglieri hanno lamentato l’assenza del dirigente responsabile del procedimento che, regolarmente invitato a relazionare su quanto di propria competenza circa il contratto di telefonia, era assente, senza che avesse neppure preventivamente avvisato il Presidente del Consiglio. Cipolla ha dunque invitato a “diffidare l’organo dirigenziale”, per indurlo ad informare il Consiglio sulla vicenda.
Per il consigliere Alfonso Galluzzo sarebbe stata necessaria la presenza del dirigente responsabile per capire nel dettaglio i costi sostenuti dall’ente per telefonia mobile, visto che 90.000€ in cinque anni possono sembrare tanti, ma potrebbero non esserlo qualora emergesse un giusto ed oculato utilizzo di pubblico interesse.
Alcuni consiglieri hanno trovato ingiustificata la dotazione di sim e telefono cellulare all’addetto stampa dell’ex sindaco Tedesco.
Anche per Gioacchino Volpe, ex Presidente del Consiglio, la presenza dei dirigenti sarebbe stata importante, perché 90.000euro in cinque anni – qualcuno intervenendo ha sottolineato che gli anni in questione sono sette – ci possono stare e, qualora dalla visione dei tabulati emergesse qualche abuso, chi lo ha commesso potrebbe essere chiamato a risponderne pagandone economicamente la differenza.
Alle parole di Volpe ha replicato il consigliere Cipolla: “se quelle utenze sono servite per propri interessi scatta il reato di peculato, un reato penale”.
Il sindaco Parello nel suo intervento ha fatto presente che già la precedente amministrazione – con delibera di giunta municipale del mese di aprile 2012 – aveva dettato delle linee guida per risolvere il problema; linee guida che saranno rafforzate e fatte proprie dall’amministrazione in carica. In tempi di vacche magre, anche il comune di Aragona deve adeguarsi.
Infine, il Vice Presidente del Consiglio comunale si è detto felice della proroga al 31 agosto per l’approvazione del bilancio di previsione, “sicché il Consiglio comunale ha due mesi per poter ripensare a quella delibera massacrante (approvazione dell’addizionale comunale Irpef con la massima aliquota – ndr) ” e agire di conseguenza per alleviare la sofferenza che si sta per arrecare agli aragonesi.
Totò Castellana