Agrigento – Poteva essere l’occasione per compiere un piccolo gesto di altruismo (senza contare il fatto che si trattava di un’occasione per potere ascoltare dal vivo i tre artisti). Si è trasformato nello specchio di quello che è la miserabile cittaduzza di pirandelliana memoria.
Il “Thalassemia Day: Un Concerto per la Vita”, evento voluto e organizzato da Mario Ottavio Caramazza (con l’intento di dare vita ad una raccolta fondi per realizzare un progetto ambizioso, rivolto principalmente alla ricerca genetica in materia di talassemia, proposta dall’Associazione per la ricerca Piera Cutino Onlus), ha mostrato il vero volto di una città cinica e non in grado di apprezzare una serata all’insegna della raffinatezza.
Al Teatro Pirandello, dinanzi un pubblico formato da poche persone (solo per vergogna non ne indichiamo il numero) si sono esibiti in concerto tre artisti di livello nazionale ed internazionale: il soprano Annunziata Lia Lantieri e il tenore Vincenzo Di Donato, accompagnati al pianoforte dal M.ro Luisa Zecchinelli. Testimonial dell’evento Fiorello, il cui spot è stato proiettato ad inizio serata, dopo la presentazione e i ringraziamenti da parte della conduttrice, la brava Gabriella Omodei, la quale ha ricordato ai presenti come in molti facciano finta di sconoscere l’esistenza di quella terribile malattia che è la talassemia.
Sergio Mangano, direttore della Piera Cutino Onlus, nel portare i saluti e i ringraziamenti dell’associazione, ha evidenziato come su settemila soggetti affetti da talassemia, ben un terzo appartengano alla nostra regione.
Un ricco repertorio quello dei tre artisti, che hanno eseguito per il pubblico agrigentino le opere di: Carlo Pedrotti (Duettino, La partenza), di Julies Massenet (Werther Pourquoi me rèveiller), Giacomo Puccini (O mio bambino caro), Giovanni Sgambati (Romanza), Gioacchino Rossini (La serenata), Gaetano Donizzetti (Don Pasquale Tornami a dir che m’ami), Francesco Paolo Tosti (Allons voir, A vucchella – D’Annunzio, Dimmi fanciulla – Fogazzaro), Pietro Cimarra (A una rosa – Pietrafesa Mendicini), Giuseppe Martucci (Piccola Romanza) e Dario Fabiani (Notturno).
Brillanti esecuzioni, certamente destinate ad un diverso pubblico che non quello di bocca buona che si accalca dinanzi il botteghino (quando non fa la fila per un posto a sbafo…ma di questo torneremo a scrivere…) per assistere ad eventi meno pregevoli e con finalità meno nobili di quelle di una serata di beneficenza.
Nulla di nuovo sotto il sole. Solo la conferma a quanto affermato dallo scrittore e critico Beniamino Biondi, che in occasione della proiezione al Teatro della Posta Vecchia del film documentario “Diario privato” del giornalista Diego Romeo, stigmatizzò in chiave ironica le “qualità” di una classe politica disattenta e priva di progettualità, citando l’emblematico caso del Teatro della Posta Vecchia, che, seppur tra mille difficoltà economiche, nel corso degli anni ha visto nascere numerose opere di prosa del teatro contemporaneo e sperimentale. Narrando inoltre l’aneddoto dell’incontro tra il Biondi stesso e il direttore della Fondazione del Teatro Pirandello, nel corso del quale – discutendo di teatro – Biondi cita il nome di un illustre personaggio francese dinanzi lo sguardo interrogatorio del suo interlocutore. “Che l’avesse scambiato per il nome di un cocktail francese?” – si chiedeva Biondi. Cambia la nazionalità dell’autore citato – questa volta tedesco -, ma non l’espressione dell’interlocutore…
Questa è Agrigento, la città senz’anima, alla quale si è voluta regalare una serata di qualità, grazie alla disponibilità (in tutti i sensi) dell’organizzatore Mario Ottavio Caramazza e degli artisti che si sono esibiti in uno spettacolo degno di ben altre piazze, ricambiati soltanto dagli scroscianti applausi dei pochi presenti che hanno apprezzato il loro lavoro.
Dinanzi una politica assente e un mondo intellettualoide assai “distratto”, non si può che prendere atto di come questa città altro non meriti altro che qualche spettacolino teatrale portato in scena dai soliti noti e da compagnie parrocchiali raccattate in giro per il paese.
Chiunque volesse contribuire alla raccolta fondi per sconfiggere la talassemia, può farlo attraverso la donazione online, tramite il sito web dell’associazione Piera Cutino Onlus.
Annunziata Lia Lantieri, soprano, diplomata in canto con il massimo dei voti e lode presso il Conservatorio “C.Pollini” di Padova, sotto la guida di Adriana Rognoni. Già vincitrice di importanti Concorsi Internazionali quali il “Buzzolla” di Adria, lo “R.Stracciari” di Bologna, il “G.Verdi” di Parma, il “B.Gigli” di Sirmione, il “G.Borgatti” di Cento, e il Primo premio assoluto nello “R.Stolz” di Amburgo, la quale si è anche esibita per importanti emittenti fra cui la tedesca ZDF, la RTV svizzera e l’italiana Rete Quattro. Titolare della cattedra di canto artistico presso il Conservatorio “L.Campiani” di Mantova;
Vincenzo Di Donato, tenore che si è formato musicalmente in più direzioni conseguendo i diplomi di organo con la guida di L. Tamminga, di musica corale con O. Delillo e di canto con G. Colafelice. Si è esibito in prestigiosi Festival e Teatri maturando la propria esperienza con direttori quali S. Vartolo, A. Curtis, P. Maag, A. Florio, R.Gini, F. Bressan, A.L. King, A. Orizio, P. Neumann, Valade, R. Alessandrini, M. Gester, U. Michelangeli. Ha partecipato a registrazioni Rai e ha registrato per numerose case discografiche tra cui Stradivarius, Opus 111, Tactus, Bongiovanni, Dynamic, Symphonia, Naxos. Docente presso il Conservatorio di musica di Verona;
Luisa Zecchinelli, pianista diplomata con il massimo dei voti con Renzo Bonizzato. Svolge attività concertistica in Italia e all’estero in varie formazioni cameristiche (Duo con il violinista Paolo de Rossi, Artemis Trio con il quale ha inciso per la ZDF tedesca, Klinger Trio, Ariel Trio) recital lirici e Cori Lirici, diretti da Luca Paccagnella, Ubaldo Composta, e Marco Tonini, Cori Polifonici diretti da Mauro Zuccante, Paolo Piana e Guido Harzen. Laureata con lode in Filosofia, con Tesi sperimentale in Psicologia della Musica presso l’Università di Bologna. Dal 2005 tiene a Verona Corsi di Psicologia della musica nei percorsi sperimentali e di abilitazione per la Didattica del Conservatorio E.F.Dall’Abaco.
La fioreria Gardenia di Cianciana, ha offerto e curato gli addobbi floreali, mentre la Geraci Grafiche di Santo Stefano di Quisquina, ha dato il suo contributo realizzando ed offrendo tutto il materiale grafico.
A patrocinare la manifestazione, la Provincia Regionale (manifesti e carpette), il Comune di Agrigento (che ha messo a disposizione il teatro), la Fondazione AgireInsieme (con un piccolo contributo economico).
Questa è la città in cui ci si sente intellettuali, si aprono cantieri culturali, si pensa di fare discussioni approfondite e serie con in mano il solito bicchiere che non cambia mai…
Città di teatro recita il cartello in piazza Pirandello. Cosa si aspetta a toglierlo? Agrigento resta territorio di conquista di quanti contano su influenti amicizie e dei loro cortigiani che si fanno vedere solo nelle occasioni in cui si possono fare vanto di essere stati da, in compagnia di.