Mi rivolgo al Presidente del Consiglio dei ministri – scrive Marco Zambuto, sindaco di Agrigento – per precisare che di buon grado accolgo il suo invito a segnalare le spese superflue che si possono tagliare.
Premetto che ho più volte parlato dell’IMU come di una tassa che andrà a strangolare le famiglie e che è bene rivedere per alleggerire il suo impatto sui bilanci familiari e che non sarà facile, per i comuni, tassare in questa direzione in nome e per conto dello Stato.
Ma credo che vada prima di ogni cosa tranquillizzato il popolo italiano che i sacrifici andranno ripartiti equamente su ogni cittadino.
Se la così detta “casta” non intende ridurre di un euro i suoi privilegi, non vedo come si possa chiedere ai cittadini di pagare più tasse ed fare ulteriori sacrifici.
Ebbene, da anni ormai si discute di ridurre i costi della politica e il finanziamento pubblico ai partiti che ha portato agli scandali di questi giorni.
Credo che il Governo abbia in ciò un ruolo importante e significativo di proposta e di stimolo per far sì che lo Stato, mettendo a posto le sue carte, possa presentarsi agli italiani per chiedere ulteriori sacrifici.
E allora non è assolutamente necessario nominare soloni della prima Repubblica, come il prof. Amato, per tagliare il numero dei parlamentari, le loro indennità, il numero dei componenti delle assemblee elettive a livello comunale, provinciale e regionale, il numero dei consulenti, le auto blu, i consigli di amministrazione dei mille enti inutili che stanno facendo fallire lo Stato.
Tutto ciò si può fare e si deve fare ora e subito.
Oggi la classe politica è ad un bivio: o cambia radicalmente pelle o è perduta.
04/05/2012