Pettorine con la scritta Servizi di Polizia Stradale, Palette di segnalazione, lampeggianti, tesserini di riconoscimento con relative qualifiche, che andavano da Agente semplice fino a Commissario Capo, tutti a firma di un inesistente funzionario ministeriale.All’apparenza i ragazzi che frequentavano i corsi professionali organizzati dalle menti della truffa scoperta quest’oggi dalla Digos della Questura di Caltanissetta, avevano tutto il necessario per essere riconosciuti come addetti al servizio di Polizia stradale e Viabilità ma in realtà erano stati vittime di un raggiro costato loro centinaia e centinaia di euro.
L’indagine che ha smantellato una vera e propria organizzazione dedita alle truffe, alla falsità materiale in autorizzazioni amministrative, al possesso di segni distintivi contraffatta nonché all’usurpazione di pubbliche funzioni inerenti l’abilitazione allo svolgimenti di servizi di polizia stradale sul territorio, con numerosi soggetti indagati, è partita dall’attenta attività di osservazione degli agenti della Digos il 26 Marzo del 2011 in occasione della visita a Caltanissetta del segretario Nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa, quando non passarono inosservati agli agenti alcuni soggetti che indossavano pettorine con il logo ministeriale e la dicitura di servizio di polizia stradale
Le successive investigazioni hanno consentito di risalire all’origine della truffa realizzata da diversi soggetti, tra cui anche un funzionario della regione Sicilia i quali al termine di fittizi corsi professionali sulla Viabilità e sui servizi di Polizia stradale rilasciavano agli ignari corsisti degli attestati di frequenza e tutto il necessario per operare sul territorio. Al momento sono oltre cento i soggetti appartenenti a varie associazione di volontariato e protezione civile che risulta aver partecipato a questi corsi con la promessa di futuri sbocchi professionali nell’ambito dei servizi di viabilità di Polizia Stradale.
Per ottenere l’attestato i corsisti uscivano dalle 500 alle 700 euro. I corsi attenzionati dalla Digos sono una decina, svolti non solo a Caltanissetta ma anche a Napoli,a Messina ed in altre città del Sud Italia. Al fine di dare credibilità e visibilità ai corsi organizzati dagli indagati apparivano quali docenti figure di un certo prestigio, tra i quali un funzionario della Regione sicilia, anche lui indagato, descritto come il direttore dei corsi. All’interno dei computer sequestrati ai soggetti indagati i poliziotti sono riusciti a ritrovare tutta la documentazione prodotta tra la quale anche i tesserini di polizia stradale, gli attestati e le certificazioni rilasciate dal ministero dei trasporti e delle infrastrutture artatamente contraffatti e poi consegnati ai corsisti.
(Fonte: http://www.vigilanzambientale.it/index.php?option=com_content&view=frontpage&Itemid=1)