Agrigento – Proseguono le assemblee itineranti, all’interno dei quartieri agrigentini, su iniziativa di Èpolis, Comitato cittadino che si prefigge la costituzione di una nuova squadra per il governo di Agrigento, capace di amministrare e di avviare una rivoluzione culturale. La delegazione è stata accolta ieri sera da Don Giuseppe Pontillo nel salone liturgico della nuova Parrocchia di San Gregorio, a Cannatello, definita dal prelato “Una cattedrale nel deserto, esempio di piccola imprenditorialità che ha fatto a meno della Politica, optando per altre formule di finanziamento. Indispensabile si è rivelato il contributo della gente che ha sostenuto la realizzazione del nuovo spazio aggregativo nonché punto di riferimento per l’ambito territoriale. Il quartiere di Cannatello e la città in generale – conclude Don Giuseppe – si caratterizzano per tante, troppe emergenze e necessitano di un’attenzione che nella classe politica fin ora non ha trovato, neanchè per l’installazione di pensiline”.
La piaga dell’incomunicabilità tra ente locale e cittadino è stata ripresa nel suo intervento dalla presidente del Movimento Piera Graceffa: “Le nostre assemblee – chiarisce subito l’imprenditrice – hanno come obiettivo la presentazione del Comitato e la proposta di nuova visione di città improntata alla operosità, allo spirito di condivisione e al principio di sussidiarietà. Vorremmo recuperare quell’interscambio con i cittadini, il dialogo con i giovani, penalizzati dalle inesistenti opportunità di lavoro e costretti a fuggire verso realtà più imprenditoriali e produttive .”
In linea con il ragionamento della presidente Graceffa, è intervenuto il vice presidente di Èpolis Marco Barbarino, chiarendo sul nascere eventuali equivoci: “L’obiettivo delle assemblee itineranti è scuotere la coscienza civica per dare nuova forza e aggregazione all’interno del Comitato. Epolis non è un partito e non va a caccia di voti– sottolinea Barbarino – ma siamo alla ricerca di nuove intelligenze ed energie pronte a spendersi per la crescita della città, oggi assediata dal degrado.”
Non si è fatta attendere, come detto, la partecipazione degli agrigentini, facendosi portavoce del malcontento e di alcune perplessità sul movimento cittadino. Un chiarimento esaustivo, ancora una volta, è stato fornito dall’avvocato Salvatore Pennica, candidato a sindaco sostenuto da Èpolis, convinto assertore che senza un reale e prossimo cambiamento la città dei templi potrebbe trovarsi in un punto di non ritorno: “Epolis è distinto e distante dai partiti e non può attendere le decisioni della politica e l’assestamento di tutti i suoi equilibri. Prepariamo una squadra che parta dalla rappresentanza territoriale, avvantaggiati da questa crisi dei partiti poiché abbiamo saputo organizzare e promuovere per tempo il programma, dandogli il tratto distintivo che è la partecipazione dei cittadini. Forse il mio è un sogno, minoritario e perdente – aggiunge -ma in politica non bisogna vincere a tutti i costi, e le battaglie si fanno anche per testimonianza. Rompiamo gli indugi, presentando sindaco e squadra, se non si vuole perdere il progetto e l’elemento distintivo che rende Epolis alternativo da Zambuto e Arnone, ad oggi le uniche due candidature ufficiali per il sindaco di Agrigento. Poi un appello ai presenti: “Individuate i migliori talenti del quartiere di Cannatello ed inseriamoli nella squadra assessoriale, per una proficua rappresentanza democratica”.
Il dibattito incalzato dall’uditorio è servito a chiarire ulteriormente alcuni aspetti del metodo con cui Èpolis intende amministrare. Ad illustrarli è stato il Portavoce Paolo Minacori, focalizzando i 3 punti cardine, ampiamente trattati nel programma per il governo della città:
Meritocrazia (Collocare nei posti chiave per il governo ed il funzionamento della macchina amministrativa soggetti giusti, competenti e formati);
Sussidiarietà (Il Comune delegherà alle associazioni ed al mondo del volontariato l’espletazione di servizi indispensabili, guardando con particolare attenzione alle categorie deboli ed alle loro esigenze);
Programmazione (Operare lasciando fuori il clientelismo per riattivare il collegamento tra la Municipalità ed i cittadini, con assemblee nei territori che proseguiranno anche dopo la tornata elettorale).
In definitiva, l’assemblea itinerante voluta da Èpolis conferma la sua utilità per quanto concerne l’interscambio con i cittadini, e la possibilità di chiarire e approfondire, frontalmente, le caratteristiche del metodo amministrativo. Martedì 21 febbraio 2012 il Comitato farà tappa alla Chiesa della Badiola, grazie alla ospitalità accordata da Don Nazareno Ciotta.