Pausa caffè con autista – Le cattive abitudini
Agrigento – Sopravvivono. Sopravvivono sempre. Anche in tempi di austerity, nonostante il governo Monti stia adoperandosi in tagli che non sappiamo ancora dove andranno a parare, le cattive abitudini non vogliono morire.
Certo, non sono più i tempi di quando l’ex ministro Brunetta urlava contro le auto blu, mentre l’allora ministro della difesa ordinava 19 Maserati blindate; né son più i tempi di quando allegre comitive si riunivano ai tavoli di un bar di Porta di Ponte a far colazione – si dice fosse a spese dei cittadini – intrattenendosi piacevolmente per qualche ora.
All’epoca (non più tardi di qualche mese fa), c’era persino qualcuno che avendo scambiato il bar per il proprio ufficio, prendeva servizio di buon mattino e non andava via se non quando si era fatta l’ora di timbrare l’uscita (leggi l’articolo).
Tutto questo, sembra non accada più. Niente auto blu per passeggiate private, né impiegati distaccati presso il bar più vicino.
Né quello che mostra il filmato è paragonabile con quanto indicato nell’esposto presentato nei confronti della presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, con l’accusa di aver usato un’auto “blu” della Provincia in una giornata in cui – come si legge nella denuncia – “non risultano impegni istituzionali a quell’ora, in quel giorno e in quel luogo”, per recarsi alla foresteria San Benedetto, dove si intratteneva a un tavolo del bar con altra persona, non identificata, per un discreto lasso di tempo, consumando bevande.
I precedenti, quelli sì veramente scandalosi, non mancano, a partire dall’ex presidente della provincia di Messina Giuseppe Buzzanca (decaduto per peculato d’uso per essere andato in vacanza in auto blu), per arrivare al presidente del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Edouard Ballaman, dimessosi dopo essere stato accusato di aver provocato un danno erariale.
Chiunque si fosse trovato stamani nella centralissima via Atenea di Agrigento, non avrebbe potuto fare a meno di notare due distinte signore in giro per il centro città.
Un giro per i negozi, una sbirciatina al catalogo di un negozio di abbigliamento, due chiacchiere per commentare un capo di vestiario o il prezzo di un articolo.
Due signore in giro per lavoro. O meglio, per ragioni di servizio. Si tratta del resto di una delle poche occasioni durante le quali è possibile unire l’utile al dilettevole. Specie se per l’occasione è possibile recarsi nell’isola pedonale in automobile, senza neppure doversi preoccupare di trovare un posteggio.
Già, è sufficiente muoversi con l’autista e tanto di macchina di servizio, per evitare tanti inconvenienti.
E quasi al termine di una così faticosa giornata, come rinunciare a far colazione al bar?
Non rinunciava a far colazione al bar Gambrinus neppure Sabrina Ferilli, quando nei primi anni ’90 girò nei panni di Angela Guarnera le scene del film sul giudice Livatino, dal titolo “Il giudice ragazzino”. Qualcuno – ma non vi diciamo chi – ricorda ancora con nostalgia i giorni di quando la bella Sabrina si recava di buon mattino a fare colazione.
Un bar dal quale sono passati molti attori, da Gassman a Beppe Fiorello, ma anche politici come Gianfranco Fini o altri Vip come Luciano Benetton, Oliviero Toscani e Nicola Piovani.
Cosa c’è dunque di male se mentre l’autista attende con l’auto di servizio, due distinte signore si attardano per un discreto lasso di tempo a degustare l’ottima pasticceria di un bar che così tanta gente illustre ha ospitato?
Meglio ancora, se la colazione è allietata dalle musiche e dai balli dei gruppi che sfilano in occasione della Sagra del Mandorlo in Fiore.
Austerity si, ma fino ad un certo punto…
gjm
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