L’assemblea Regionale Siciliana – dichiara Gianni Marianelli Capogruppo Consiliare di Porto Empedocle del Grande Sud – ha approvato la modifica dell’art. 36 dello Statuto Siciliano. La modifica permetterà di riservare le imposte di produzione alla Sicilia e non più allo Stato.
L’Onorevole Michele Cimino, Vice Segretario Nazionale di Grande Sud, promotore della iniziativa che, in nome del fisco territoriale, chiede di non trasferire più allo Stato le accise di produzione, permettendo di incamerare qualcosa come circa 7 miliardi di euro annui provenienti, ad esempio, dalle grandi raffinerie siciliane.
Adesso il campo di battaglia si trasferisce a Roma, in casa del Parlamento Nazionale, dove i nostri rappresentanti dovranno guerreggiare affinchè la richiesta dell’ Assemblea Regionale venga accolta così che, quello che è della Sicilia resti in Sicilia.
Desidero esprimere grande soddisfazione, unitamente al collega Consigliere Domenico Palumbo Piccionello e all’Assessore Francesco Sacco per l’impegno fermo e costante dell’ On. Michele Cimino rispetto alle esigenze e necessità della nostra terra.
Siamo in perfetta sintonia con quanto espresso, dal Vice Presidente della Provincia Paolo Ferrara, in una lettera aperta indirizzata a tutti gli amministratori e ai presidenti dei Consigli delle Province e dei Comuni della Sicilia, alle associazioni sindacali e a Confindustria Sicilia, invitandoli a sostenere l’Assemblea e il Governo regionale, attraverso una campagna di sensibilizzazione dei cittadini, per dare forza al disegno di legge approvato dall’Assemblea Regionale.
Solo con la modifica dell’art. 36 – conclude Marianelli – si potrà mettere in atto quel tanto decantato federalismo fiscale, attuando finalmente un collegamento tra imposte e territorio.