Il Cairo – Dopo la rivolta popolare contro Mubarak, i manifestanti sono nuovamente scesi in piazza per chiedere la fine del potere del Csfa e la formazione di un “governo di salute nazionale”.
La protesta si estende ormai in diverse città egiziane e le forze di polizia non esitano ad adoperare gas e munizioni a pallettoni di gomma, sparando ad altezza uomo.
Immediata la repressione delle manifestazioni di protesta indette contro le proposte di modifiche alla Costituzione annunciate dal governo ad interim.
Mentre gli scontri si inaspriscono e i feriti sono ormai centinaia per ogni singolo giorno di rivolta, divampa la polemica sull’uso di gas che bloccano le terminazioni nervose dei soggetti colpiti.
L’utilizzo di gas paralizzanti e lacrimogeni, in quantità e con modalità tali da non poter essere giudicati “armi non letali”, è giudicato dai dimostranti un vero e proprio “crimine contro l’umanità”.
Dure le accuse agli Stati Uniti che – secondo quanto affermato dai dimostranti -, hanno fornito al governo egiziano quei gas lacrimogeni che l’esercito e le forze di sicurezza stanno incautamente utilizzando in maniera letale.
Una petizione è stata avviata, per chiedere agli Stati Uniti e altre nazioni, di sospendere ogni fornitura di materiale bellico al governo egiziano.
Combinati tattico deve finire della fornitura.
In base alla Convenzione di Parigi sulla guerra chimica del 1993, il gas utilizzato per i lacrimogeni (CR) è stato ufficialmente classificato come sostanza soggetta a restrizione e alla fine ne è stato vietato l’utilizzo.
“Ma non questo – sostengono i manifestanti -, non ha impedito ai governi di tutto il mondo di utilizzare il famigerato CR sulla popolazione civile. Gli Stati Uniti, lo Sri Lanka, Israele e altri stati, tra cui l’Egitto, hanno continuato ad utilizzare il gas sul proprio popolo “.
Oltre ai gas, anche l’utilizzo di armi da fuoco, caricate con munizionamento a pallettoni di gomma, rientra tra le principali cause del ferimento di civili.
Anche in questo caso, i manifestanti denunciano come esercito e poliziotti sparino da distanze tanto ravvicinate da trasformare in letale un munizionamento che dovrebbe non esserlo se fosse utilizzato con accortezza.
Immagini nel web, con la didascalia “con amore”, mostrano bossoli di munizioni calibro 12 fabbricate in Italia.
gjm