Anche Centonove, con un articolo a firma di Alida Amico, riprende la vicenda del consigliere comunale agrigentino De Francisci
“A sollevare il “caso” durante la trasmissione “Spazio Libero” di Santoro, è stato lo stesso Peppe Arnone, consigliere comunale della città dei Templi. Il quale, presentando il suo “dossier” sugli sprechi nei consigli comunali siciliani – lungo l’asse tra Agrigento e Palermo – ha tirato fuori il “caso De Francisci”. Raccontando la vicenda del giovane capogruppo del Mpa al Comune di Agrigento, che oggi costa alle casse comunali ”ben 4 mila euro al mese”…
Dall’associazione culturale di famiglia – che avrebbe 2 dipendenti, di cui uno è il De Francisci – il capogruppo del Mpa percepisce infatti, uno stipendio di quasi 3 mila euro al mese…
Cosa c’entra? “Essendo il giovane consigliere molto impegnato al Comune – ha spiegato lo stesso Arnone – e facendo parte di ben 4 commissioni consiliari, non va mai a prestare il suo lavoro nell’associazione culturale della mammina, della zia e della sorella…” Per cui ad ogni fine mese, scrive al Comune di Agrigento, chiedendo il rimborso dello stipendio erogato al nipote (“ una cifra di 2800 euro al mese”). A cui vanno ad aggiungersi anche i “gettoni” di presenza delle commissioni (112,50 euro a seduta). ..
Tutto previsto dalle “disposizioni legislative vigenti” – in ordine ai permessi e rimborsi di contributi ai datori di lavoro degli amministratori pubblici – hanno ribadito i vertici del Mpa agrigentino (in testa il leader Roberto Di Mauro), intervenuti in sua difesa. Duello in Tv. All’ombra dei Templi – dove già si respira il clima rovente delle elezioni amministrative alle porte – la vicenda tiene banco sulla Tv locale Teleacras. Dove è andato in onda, il secondo atto della “cavalleria rusticana” agrigentina. Con De Francisci, che esordisce, chiedendo scuse ai suoi concittadini, per il ritardo con cui “sto dando alcune pedate mediatiche nel sedere ad Arnone…” Ed accusandolo di raccontare solo “oscenità e falsità” sul suo conto. “Al momento della mia elezione, non ero disoccupato – ha precisato De Francisci – ma ringraziando il buon dio, sono occupato fin da quando avevo 18 anni…”
Ma Arnone, durante la replica dalla stessa emittente, ha alzato il tiro. “Chiederò al presidente della Regione, la non candidatura del consigliere De Francisci in consiglio comunale” ha attaccato. “Ne ha combinate di cotte e di crude…” ha ribadito Arnone…
Ha poi citato la sede dell’associazione culturale, in via Imera al numero civico 201. “Dove andando a controllare nei campanelli – ha ironizzato – risulta solo il nome De Francisci. Vorrei anche capire, che tipo di attività dirige, questa associazione da lui presieduta, con i soldi del Comune di Agrigento…”…
Giuseppe De Francisci, è figlio dell’appaltatore edile Antonio – originario di Favara – ma da tempo residente nel capoluogo (insieme ai suoi fratelli Bartolo e Pasquale). L’anno scorso, il nome di Antonio De Francisci, venne tirato in ballo nell’inchiesta per lo “scandalo” dei grandi eventi e sul G8 alla Maddalena – che ha coinvolto l’ex commissario della Protezione civile Guido Bertolaso – per un “filone” di indagine che arrivava ad Agrigento…”.
Anche l’anno scorso, il giovane De Francisci negò tutto. “Si tratta di cose totalmente false – dichiarò a Centonove – a cui siamo completamente estranei…”
Una campagna elettorale già dai toni molto roventi, ma che certamente deve ancora dare il meglio di sé…