Nel decreto legge di stabilità, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato degli emendamenti (vedi sito Senato 5ª Commissione permanente – Resoconto sommario n. 619 del 10/11/2011) al fine di stanziare 150 milioni di euro per la cosiddetta “legge mancia” per microinterventi ,100 milioni di euro per il 2012 e 50 per il 2013.
Ogni parlamentare ha a disposizione un “Fondo per gli interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico, allo sviluppo dei territori e al finanziamento delle attività sportive, culturali e sociali”.(associazioni culturali e sociali, circoli, parrocchie, oratori e società sportive sostenute dai politici).
Inutile dire che c’è coerenza nel rifinanziamento della mancia, un impegno verso la piazza politica di questo o quel paese, che attende impaziente il regalino del deputato locale, un ” grande sforzo” utile a salvare il Paese dal baratro economico e finanziario. Ma l’Italia è un Paese di santi, poeti, navigatori , diceva il grande Totò e aggiungeva seriamente anche gli onorevoli .
Come si può notare, nel ddl stabilità non c’è un euro per i danni dell’alluvione a Genova.
Pensavamo che tra spread alle stelle, rischio default, controlli BCE, agenzie di rating etc. l’Italia dovesse stringere la cinghia, intravedendo per i prossimi anni, un periodo di austerity.
Molti filosofi, sostengono che niente è immortale, ma evidentemente si sbagliano, poiché solo una cosa non muore mai e si rinnova nel tempo: la legge mancia.
Aldo Mucci