Quadro normativo UE unitario
Il Parlamento europeo approva il testo di accordo sul Regolamento nel settore delle armi da fuoco ad uso civile
“I fatti tragici della Norvegia avevano confermato la necessità di creare un quadro normativo chiaro in materia di esportazioni e importazioni per il settore delle armi ad uso civile nell’UE, che rappresenta un comparto industriale di eccellenza in Europa e che coinvolge anche molti sportivi e appassionati”, ha dichiarato l’On. Salvatore Iacolino, relatore sulla proposta di “Regolamento per l’attuazione dell’art.10 del Protocollo delle Nazioni Unite sulle armi da fuoco ad uso civile e sulle relative procedure di importazione ed esportazione”, a margine del voto di oggi con il quale il Parlamento europeo ha approvato il testo negoziato con il Consiglio e la Commissione.
Il volume di affari di questo settore viene quantificato per la UE in circa 670 milioni di euro per quanto riguarda le esportazioni e 220 per quanto riguarda le importazioni.
“Sono convinto che con questo voto abbiamo un testo equilibrato e ampiamente condiviso”, ha aggiunto l’On. Salvatore Iacolino. “Abbiamo ottenuto questo risultato attraverso un approccio condiviso tra i maggiori Gruppi politici, con un risolutivo emendamento di compromesso”. Il testo votato oggi è il risultato del negoziato con il Consiglio e la Commissione per giungere ad un accordo in prima lettura.
“Il testo contiene elementi molto importanti come la corrispondenza per ogni esportazione in un paese terzo di una uguale misura di importazione in modo da poter contrastare più efficacemente il traffico d’armi. Abbiamo inoltre conciliato l’esigenza di semplificazione e snellezza delle procedure per gli operatori del settore, i cacciatori e i tiratori sportivi, con i profili di sicurezza e i controlli che le esportazioni di armi da fuoco impongono. Abbiamo introdotto dei miglioramenti sostanziali al testo attraverso la previsioni di fattispecie giuridiche prima non contemplate nella proposta della Commissione con sanzioni efficaci per i trasgressori”, ha spiegato l’On. Salvatore Iacolino.
Il Programma di Stoccolma per “un’Europa aperta e sicura, al servizio e per la tutela dei cittadini” mette in luce il traffico di armi come una delle attività illegali che continuano a mettere a rischio la sicurezza interna dell’UE e ribadisce che l’UE deve continuare a promuovere la ratifica delle relative convenzioni internazionali. Questa proposta si applica solo alle armi da fuoco, alle loro parti e ai loro componenti essenziali e alle munizioni per uso civile, non alle armi da fuoco destinate a fini specificamente militari e riguarda solo il commercio o il trasferimento di armi verso paesi terzi (non riguarda il trasferimento intracomunitario di armi da fuoco).