L’accusa, quella di avere coperto i casi di abusi sessuali e non aver fatto nulla per garantire la sicurezza dei bambini
Francesco Zanardi, 41 anni, – che afferma di essere stato abusato sessualmente da bambino in un orfanotrofio – ha percorso circa 600 chilometri per raggiungere Roma e chiedere di essere ricevuto dal Papa.
Ad accompagnare Zanardi, Alberto Sala, fondatore di un’associazione che si pone come obiettivo quello di focalizzare l’attenzione sul problema degli abusi sessuali da parte del clero in Italia.
I due indossavano magliette con la scritta “Pellegrinaggio per la Verità – Basta con l’omertà e l’indifferenza nella Chiesa”.
Sulle T-shirt la parola “omertà”, usata per descrivere il rigido codice del silenzio della mafia siciliana.
La polizia ha fermato i due uomini, ma poi ha consentito loro di entrare in Vaticano per consegnare ad un funzionario del Vaticano una lettera indirizzata al Papa.
I due attivisti Alberto Sala e Francesco Zanardi, guidano rispettivamente l’associazione ”Piccolo Alan” e l’associazione ”L’Abuso”.
Lo scandalo degli abusi sessuali ha scosso la Chiesa negli Stati Uniti e in diversi paesi europei come Germania e Paesi Bassi, e anche in Australia.
“L’Italia è un paese anomalo. In altri paesi gli abusi sessuali hanno suscitato proteste tra la gente comune. Questo qui non succede” ha dichiarato Zanardi ai giornalisti.
Secondo i due attivisti, le vittime di abusi in Italia, sarebbero più riluttanti a denunciare i fatti, visto l’enorme potere della Chiesa e l’influenza che ha la stessa nel paese.
Benedetto XVI durante i suoi viaggi all’estero, ha incontrato le vittime di abusi in diversi paesi, promettendo loro l’intervento della Chiesa sia nel proteggere i bambini, che nel far sì che vengano puniti gli autori dei crimini sessuali, ma gruppi di vittime, sempre più spesso, accusano il Vaticano di continuare a coprire molti casi di abusi sessuali e di non fare abbastanza per garantire la sicurezza dei bambini.