L’incarico da parte dell’Azienda sanitaria di Agrigento finalizzato a difendere l’Asp innanzi al Tribunale penale di Canicattì, ove l’ente è chiamato a rispondere, con pretese risarcitorie di enorme entità, a presunti errori medici. Su questo incarico, ricevuto senza alcuna mia richiesta, letteralmente a sorpresa, dal Commissario dott. Messina, incarico che prevede un acconto di 600,00 euro, non posso che osservare da cittadino e da politico, che il Commissario ha ritenuto di avvalersi di quella che è una delle professionalità più esperienti e con più significativo curriculum in ordine a processi penali, con costituzione di parte civile e richieste risarcitorie. E il commissario ha anche dato un segnale di rottura di antichi semi monopoli di eredità cuffariana e iacoliniana. Su quest’incarico comunque, trattandosi di una vicenda che riguarda un avvocato che è anche uomo politico e riguarda un ente pubblico, la mia disponibilità al confronto ed all’approfondimento informativo nei confronti di chiunque è massima. Su questa vicenda non vi sono, ne vi saranno, né segreti, ne riservatezza.
Avv. Giuseppe Arnone
Arnone come Scaiola, il primo ha avuto pagata la casa al Colosseo a sua insaputa, Arnone ha avuto l’incarico a sua insaputa, ma guarda che culo che hanno avuto! e tutto a loro insaputa!
excusatio non petita?
..meglio dire “comandati” che “raccomandati”.
Dice Arnone di sè: “il Commissario ha ritenuto di avvalersi di quella che è una delle professionalità più esperienti e con più significativo curriculum in ordine a processi penali, con costituzione di parte civile e richieste risarcitorie”. Peccato che a pensare e, soprattutto, a dire queste cose sia lo stesso Arnone. Ma se non se le dice lui…………