Aragona (Agrigento) Dal “to be or not to be” di shakespeariana memoria, al “ci su’ o nun ci su’ “ di raunisi idioma, il passo non è stato affatto breve. La “question” shakespeariana, nel nostro caso, non riguarda più l’essere o non essere, ma il dare o non dare. E quando stiamo parlando di somme pari a circa centoventimila euro, per un comune come quello nostro, stiamo parlando di cifre.
A sollevare il problema, era stato il consigliere Biagio Bellanca, che aveva chiesto – pubblicamente e nel corso del Consiglio comunale – di sapere se il comune di Aragona avesse acquistato beni e servizi senza il relativo impegno di spesa per un importo pari a € 120.000 i centesimi non li consideriamo – da sei diverse ditte.
Una domanda di non poco conto, se è vero che la normativa vigente prevede che prima che i Comuni provvedano agli acquisti, è necessario siano predisposti i relativi impegni di spesa. Se quanto evidenziato dal consigliere Biagio Bellanca, nel corso del Consiglio comunale del 12 luglio 2011, risultasse vero, avremmo al comune di Aragona un’anomalia: l’impegno di spesa, che per legge deve essere preventivo, ad “Aragona Paese Normale”, verrebbe considerato come un fatto accessorio e successivo.
Abbiamo contattato alcune delle ditte interessate, e mentre, alcune hanno confermato i loro crediti, riferiti pubblicamente in Consiglio da Biagio Bellanca, altre hanno preferito trincerarsi dietro un legittimo silenzio.
L’assessore Salvatore Alongi, al quale era rivolta la domanda dal capogruppo di FareItalia, aveva replicato: “Non so che rispondere, non sono domande da porre. A quanto mi risulta, tutte le spese vengono fatte con relativo impegno di spesa, è (questo) un regolamento ancora (valido?). Non sono a conoscenza di questi debiti”.
La risposta dell’assessore Alongi è stata più che corretta, poiché, gli atti si fanno con determina dirigenziale e quindi solamente il responsabile di servizio potrebbe smentire quanto dichiarato dall’assessore Alongi, ossia, la non conoscenza – e di conseguenza l’inesistenza – per l’amministrazione di questi debiti riferiti da Biagio Bellanca.
Neppure l’ufficio ragioneria del Comune potrebbe darci ragguagli, poiché, come previsto dal D.lgs. 77/95 (poi modificato dal 267 del 18 agosto 2000), l’ufficio assume gli impegni di spesa sulla base di atti deliberativi predisposti dagli altri reparti. Di conseguenza, di eventuali debiti verso terzi senza il relativo impegno di spesa, la ragioneria ne verrebbe a conoscenza solo al momento in cui vi fosse un decreto ingiuntivo e pignoramento. Non è un dettaglio ricordare che nei primi cinque mesi del 2011, il comune di Aragona ha pagato pignoramenti per circa 500.000euro.
Non sarebbe il caso che qualche responsabile di servizio spiegasse a che titolo le ditte, di cui parla il consigliere Bellanca, avrebbero maturato questo credito, visto che la legge Bassanini imporrebbe ai creditori di chiedere/pretendere all’/dall’ente il relativo numero meccanografico dell’impegno prima di procedere a forniture, effettuare lavori o erogare servizi?
Unica possibilità, per agire in deroga alle prescrizioni di legge, eventuali condizioni di emergenza. In tal caso, il sindaco, tramite ordinanza sindacale che va comunque ratificata entro i 60 gg., fa eseguire immediatamente i lavori senza il preventivo impegno di spesa.
Un po’ di chiarezza su questa delicatissima questione sarebbe necessaria, affinché nessuno possa dubitare che ad Aragona sia radicato il principio in base al quale i creditori possano essere portati a pensare: “vabbè per adesso eseguo il lavoro, poi, in un modo o nell’altro, il comune ha da pagarmi”.
To be or not to be l’emergenza? E come si dice in aragonese, questi debiti, ci su’ o nun ci su’?
In attesa che qualcuno risponda alle domande di Bellanca, non possiamo che ricordare le parole del caro zio Willi (alias William Shakespeare), che continuando ad arrovellarsi ripeteva: that is the question… that is the question…
Totò Castellana
Caro Totò questo è proprio un bel quesito questi lavori sono stati fatti e questo è un fatto ma quello che preoccupa e che non esiste nessuna delibera dirigenziale o ordinanza sindacale con relativa copertura finanziaria.
In Consiglio Comunale non siamo riusciti a farci dire dall’Amministrazione se questi debiti esistono o meno hai fatto bene a citare l’Assessore Alongi che pubblicamente ed i verbali sono agli atti del Consiglio ha dichiarato che questi debiti non esistono e siccome noi siamo garantisti crediamo alla parola dell’Assessore…
Ai posteri l’ardua sentenza non vorrei che fra qualche mese le ditte interessate presentassero qualche decreto ingiuntivo ed il Consiglio Comunale si dovrà costretto a suo malgrado a riconoscerli come debiti fuori bilancio ed a pagare siano al solito gli ignari cittadini di Aragona alla faccia del paese normale.
Francesco Morreale (consigliere Comunale)
Bene bene bene!!! altra domanda con nessuna risposta!!!! ormai siamo talmente abituati al silenzio ke quasi quasi nn ci si fa piu’ caso! x la maggior parte dei cittadini tutto cio’ è difficile da capire debiti in bilancio ,fuori bilancio ,delibere,settori….insomma si parla una lingua ke nn tutti capiscono ma se poi tutto si conclude in una sola frase-ci su’ o un ci su’-allora diventa piu’ comprensibile e tutti pretendono una risposta.Mi sembra di capire dal commento del Sig Morreale (all’opposizione) ke anke loro kiedono ma nn hanno nessuna risposta(anzi sono “garantisti”!) allora mi sorge una domanda spontanea -Vogliamo continuare a farci prendere x i fondelli da questi signori della casta?!-
opposizione compresa!!!