Dopo lo sblocco dei fondi Fas intervento del vicesindaco di Licata Giuseppe Arnone:
“Dopo 2 anni finalmente sono stati liberati dal Governo centrale tramite il Cipe circa
un miliardo e 700 milioni di euro dai cosiddetti fondi Fas (fondi –aree-sottoutilizzati) per la Sicilia.
Ma occorre fare delle considerazioni, oltre ai 600 milioni di euro che servono per pagare il buco della sanità e i circa un miliardo e 200 milioni che verranno stornati per opere infrastrutturali strategiche che clamorosamente escludono la Provincia di Agrigento sancendo di fatto un solco profondissimo tra Agrigento e il resto della Sicilia.
Perché non c’è un euro per le strade provinciali vedi la ss 115 e il primo tratto della ss189.
E nessun intervento per la linea ferroviaria Agrigento-Palermo, nessun intervento sul recupero dei centri storici e sulla viabilità comunale e i potenziamento dei porti, per finire la beffa dei 30 milioni di euro per il progetto aeroporto di Licata.
Tutto ciò deve far riflettere l’intera classe politica agrigentina che ormai non riesce ad avere alcun peso sulle scelte strategiche per il territorio, per questo la deputazione nazionale e regionale deve coinvolgere gli enti locali e lasciare da parte le polemiche e le beghe personali, ma invece operare per intercettare somme , attraverso progetti concreti e bipartisan che non debbono essere visti come parte di pochi ma devono avere come precipuo scopo lo sviluppo dell’intera Provincia di Agrigento .
E’ chiaro che un Parlamento composto da nominati ha creato ormai la mancanza di qualsiasi filtro tra rappresentante e rappresentato, per questo conclude Arnone attraverso i comitati civici dopo l’estate coinvolgeremo i siciliani per una legge di iniziativa popolare che abroghi l’attuale legge elettorale un mostro che si ritorce contro il cittadino.