Grandangolo – il giornale di Agrigento, diretto da Franco Castaldo, nel numero 31 in edicola oggi, affronta alcuni delicati ed importanti argomenti. A cominciare da un documento inedito. Che Grandangolo pubblica in esclusiva. La relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere che verrà presentato ufficialmente a Ferragosto. Grandangolo anticipa i tratti essenziali, evidenziando, tra l’altro, il sempre pericoloso rapporto tra mafia e politica (Cosa nostra dispone di 300.000 voti) e sviluppa temi importanti con particolare riferimento alla provincia di Agrigento. Allarmante un passo della relazione: Sull’intero territorio si stima una forza complessiva di circa 3500-4000 soggetti, non tutti in libertà, ai quali vanno aggiunti i favoreggiatori, circa 8000 persone sfiorate solo da sospetti che vengono monitorate costantemente. Le tre province secondo la struttura dell’organizzazione mafiosa hanno un loro reggente. Nella provincia di Trapani il reggente è Matteo Messina Denaro, latitante storico. Agrigento, sino a poco tempo addietro aveva il suo reggente in Giuseppe Falsone, di recente arrestato a Marsiglia e già estradato in Italia. Nella “provincia” di Palermo, storicamente la più importante perché ha sempre espresso il “capo” della mafia siciliana, la situazione è fluida in quanto i recenti arresti, anche di latitanti, hanno azzerato le gerarchie superiori. Attualmente nella provincia di Palermo non sussiste una reggenza riconosciuta universalmente”. Questi ed altri inediti temi vengono sviluppati a pagina uno e pagina tre. Ed ancora: l’attentato alla ditta Catanzaro riflessioni e ragionamenti sul perché si vuole colpire un simbolo della lotta alla mafia. Ed ancora: l’accorato appello di Antonella Borsellino che dopo la retata “Maginot” chiede agli inquirenti di riaprire le indagini sugli omicidi del padre e del fratello compiuti dalla mafia a Lucca Sicula. Politica di rilievo con l’anticipazione dell’imminente passaggio, anzi, un ritorno al Patto per il territorio del sindaco di Agrigento, Marco Zambuto. E poi, si anticipa la nascita di un nuovo movimento politico: il Polo civico. L’intervistona di Diego Romeo ha per protagonista Giò Di Falco, operatore culturale agrigentino che ha alcuni sassolini da togliersi dalle scarpe. Questione depurazione: Grandangolo calcola i tempi di realizzazione del richiesto depuratore di Villaggio Mosè. Per realizzarlo, partendo da oggi e senza intoppi, occorrono nove anni. Ogni commento è superfluo.