Palermo, 04 ago. – “Quello del deputato regionale Gaspare Vitrano è un caso emblematico del detto latino “summum ius, summa iniuria”, cioè, l’applicazione letterale e pedissequa della legge può condurre a vere e proprie ingiustizie che suscitano, tra i cittadini tutti, già sfiduciati, ulteriore indignazione e sconcerto e che rappresentano un ennesimo insopportabile sberleffo per le centinaia di migliaia di disoccupati e cassintegrati.” – E’ quanto dichiara Pippo Russo, Portavoce regionale in Sicilia di Italia dei Valori.
“E’ già uno scandalo – continua Russo – che Vitrano sia stato reintegrato nella carica di deputato, per forza di una legge, e che venga retribuito pur non potendo mettere piedi in Sicilia e non potendo, quindi, esercitare alcuna funzione, ma è ancora più scandaloso che possa sedersi formalmente nella poltrona di deputato segretario, che occupava prima dell’arresto, continuando a percepire l’indennità supplementare di circa 3 mila euro con tanto di autoblu ed autista. Non crediamo che la permanenza di Vitrano nell’Ufficio di Presidenza sia ineluttabile – conclude Russo – perchè, al di là degli esiti processuali, di competenza dei magistra ti, ci troviamo davanti ad una questione etica, un caso che si aggiunge ad altri innumerevoli casi di inquisiti e condannati ancora presenti nei palazzi del potere, non solo politico, che ci costringe ad essere prigionieri di una gigantesca questione morale che compromette gravemente la credibilità delle istituzioni.”