Agrigento – Sento il dovere di esternare la mia personale riflessione sulla nota apparsa sugli organi di stampa a firma di Piero Luparello. Con Piero abbiamo condiviso certamente il successo elettorale di Marco Zambuto e un breve tratto di esperienze amministrative ispirate da valori e contenuti alti talvolta rivoluzionari per questa terra. Abbiamo sottratto la città allo strapotere dei partiti. Per amore della verità abbiamo restituito dignità al Comune inaugurando una inedita stagione di moralità e trasparenza; abbiamo restituito ai cittadini il diritto di avere una amministrazione, che opera nell’interesse pubblico e non più nell’interesse delle caste e di pochi privilegiati sponsorizzati dalla politica. Io ho continuato sempre nello stesso spirito a spendermi per la mia città, altri hanno preferito abbandonare per un proprio interesse personale e non per una scelta ideale. Vorrei ricordare a Piero Luparello che la sua uscita dall’amministrazione Zambuto non fu determinata dal dialogo con i partiti perché tutti eravamo concordi sul fatto che nessuno andava escluso dal coinvolgimento. La vostra fuoriuscita, lo ricordo bene, non fu determinata da questioni ideologiche ma da motivi personali dovuti ad una decisione forse troppo affrettata del Sindaco e qualcuno ci rimase male perché avrebbe voluto essere più partecipe , altri avrebbero addirittura preteso di condurre il gioco, tant’è che io e Biondi abbiamo deciso di restare in Giunta perché la vostra scelta andava verso il centrodestra, infatti la tua adesione all’UDC di Cuffaro confermò la nostra scelta di rimanere legati a Zambuto in una esperienza che rimane aperta a tutti i partiti e alla società civile senza aver perso nulla nel pieno dell’attuazione del progetto originario. La sinistra, dove io mi riconosco da sempre, in nome della quale parli come lo stesso onorevole Pumilia afferma, è rimasta legata a schemi vecchi e logiche fuorvianti che non solo non cercano soluzioni alle problematiche della città ma tanto meno in questo momento, è in grado di proporre un modello alternativo e migliore, anzi litigano su tutto e alcuni addirittura non trovano di meglio da fare che calunniare le persone perbene, le presenze progressiste presenti nella giunta Zambuto, e si ritengono paladini di una giustizia a senso unico che premia i propri interessi personali e intimidiscono e usano gli stessi metodi legali usati dalla mafia e a tal proposito vorrei citare il grande Leonardo Sciascia nel “Giorno della Civetta”. Io ti auguro tutto il successo politico, secondo le tue aspirazioni più volte deluse dall’arroganza della classe politica pronta a rimangiarsi le promesse che ti facevano per onestà intellettuale non dovresti accusare altri di cambi di casacca perché tu stesso come tanti hai alternato in maniera repentinamente e ripetutamente schieramento.