Il Coordinamento regionale IDV Puglia in merito all’utilizzo delle energie alternative condivide totalmente la linea nazionale del Partito, nettamente favorevole al solare ed all’eolico, ribadendo con assoluta convinzione l’impegno contro il nucleare.
In questa visione l’IDV Puglia ha sempre operato a favore dell’istallazione d’impianti energetici da fonti rinnovabili tanto è che oggi la Puglia è la prima regione italiana produttrice di questo tipo d’energia.
Purtroppo in questo virtuoso contesto si sono verificate una serie di situazioni che rischiano oggi di compromettere il paesaggio, l’agricoltura l’economia e la vita stessa del territorio e delle popolazioni pugliesi.
In particolare:
In Capitanata e nel Salento Il megaeolico ed il fotovoltaico a terra hanno di fatto snaturato i territori facendo venir meno le naturali vocazioni turistiche ed agricole degli stessi.
L’enorme quantità di denaro in gioco e i gli incentivi in essere hanno provocato una corsa al FV industriale con singoli progetti che prevedono impianti che arrivano a costare 600 milioni d’euro e che producono rendite di un milione d’euro il giorno, nel contempo si è del tutto trascurata l’istallazione dei piccoli impianti diffusi sui tetti delle abitazioni e delle aree industriali.
Si è creata nella regione una realtà che vede nelle rinnovabili industriali la presenza di casi di speculazione internazionale e della criminalità organizzata anche con episodi di vero e proprio schiavismo nei confronti di lavoratori immigrati.
In Puglia l’eccesso d’energia prodotta da fonti fossili e da fonti rinnovabili ha saturato la rete elettrica locale con maggiori dispersioni per il trasporto dell’energia, incompatibili con il risparmio energetico.
Con la finta necessità di bruciare i residui di potatura degli oliveti si stanno progettando decine di piccoli impianti a “ biomassa” ipotizzando anche il successivo utilizzo dell’olio d’oliva “lampante” quale combustibile. Tale soluzione come peraltro l’utilizzo di qualsiasi combustibile “alimentare” è improponibile sia per i risvolti economici sull’agricoltura, per quelli ambientali e per quelli etici che la soluzione rappresenta.
Il coordinamento regionale IDV per quanto sopra espresso anche nella constatazione dell’inconfutabile realtà pugliese, regione grande produttrice di energia da fonti fossili (con una produzione pari al doppio del proprio fabbisogno senza che l’avvento delle rinnovabili abbia causato alcuna diminuzione del consumo di carbone).
Chiede al Governo della Regione Puglia una immediata moratoria o quanto altro possa consentire di raggiungere l’obiettivo di regolare tutto il settore delle energie rinnovabili di tipo “industriale”.
E’ necessario monitorare l’intero comparto per risolverne le criticità e per ripristinare lo stato dei luoghi ove si sono realizzati impianti in violazione di legge.
Il Coordinamento IDV Puglia impegna ad ogni livello tutti i rappresentanti istituzionali ed i dirigenti del partito nonché tutti gli iscritti ad operare affinché si raggiunga questo indispensabile obiettivo.