In attesa delle decisioni del Tar Sicilia del 16 luglio circa l’ammissione o meno del Cefop e di altri enti nel piano formativo 2011- si legge nel comunicato del Centro Studi Hardcastle -, continua l’agonia dei lavoratori . Da almeno 13 mesi in attesa degli stipendi, con centinaia di famiglie sul lastrico senza una prospettiva certa e duratura. Ammesso che il Tar possa dare ragione al Cefop, come si fa ad organizzare attività corsuali ad Agosto? Dove saranno gli allievi? Iniziare ad agosto per finire quando? Non si era sbandierato l’inizio delle attività formative in coincidenza con l’inizio delle attività scolastiche della scuola pubblica? Tutte balle!! Il governo in carica e la sua maggioranza deve essere in grado di dare risposte ai lavoratori. In queste ultime settimane Lombardo ha promesso la copertura al 100% del piano 2011 ma ad ora nessun atto normativo formale che possa permettere agli enti di bloccare il piano di mobilità dei lavoratori, almeno 1500 oltre i mille del Cefop.
Si sta parlando di enti che sono formalmente in ordine con il possesso del famoso DURC, documento di regolarità contributiva. Quindi da un lato stipendi arretrati per molti lavoratori da 12 mesi ,almeno, liste di mobilità che continuano e lavoratori che prendono scoppole da destra e manca. Il fatto tragi-comico scaturirà alla fine della presentazione delle liste di mobilità, cioè quando si conosceranno nomi e cognomi dei lavoratori che di fatto saranno espulsi dal sistema formativo e dovranno transitare per qualche anno nel fondo di garanzia regionale in sinergia con ammortizzatori sociali di competenza statale. Un altro rompicapo perché ad ora sono stati avviati timidi incontri con il ministero del lavoro senza aver quantificato le mobilità , né avviato procedure formali di attivazioni di risorse a favore dei lavoratori. Morale della favola, i lavoratori che andranno formalmente in mobilità rimaranno almeno sei mesi senza copertura stipendiale….oltre ai 12 mesi per gli “sfortunati “ operatori del Cefop.
Che dire degli operatori che da 30 anni e più lavorano nel sistema formativo regionale e si vedono da un momento all’altro avviati alla mobilità senza incentivi all’esodo, senza un grazie per il lavoro svolto!! In tale contesto già complesso si aggiunge, afferma Pippo Alaimo, presidente del centro Studi Hardcastle, la grave situazione venutasi a creare negli sportelli multifunzionali dove non si riconoscono i fondi PAR-FAS per la copertura dei costi degli sportelli multifunzionali. Ciò sta causando enormi disagi ai lavoratori ed agli enti che fino ad ottobre dovranno fare a meno dei finanziamenti previsti. E pensare che l’attività degli sportelli multifunzionali potrebbe essere in una ottica moderna il modo più serio per chiudere i vecchi uffici di collocamento, per intenderci, ed utilizzare il personale in servizi primari come quelli della lotta al lavoro nero, al collocamewnto delle fasce deboli e la cura vera dell’incontro tra la domanda ed offerta di lavoro, pur in un mercato asfittico, ma comunque aperto al cambiamento. Di tali problemi , ad oggi non sembra che il governo Lombardo sia stato all’altezza della situazione. Ci auguriamo che possa riuscirci, ma fino ad ora i risultati sono alla vista di tutti , anche dei sindacati che annaspano nel seguire le non scelte della maggioranza in carica. Seguiteci, ne vedremo delle belle in seguito.
ricordo lo slogan di LOMBARDO, APPENA ELETTO, “UN GRANDE PRESIDENTE PER UNA SICILIA PIU’ GRANDE”.
OGGI NOTIAMO E’ CONSTATIAMO CHE IN SICILIA C’E’ UN GRANDE PRESIDENTE
(SORDO E CIECO, FORSE ANCHE RINGO……)CON PROBLEMI PIU’ GRANDI.
BRAVO LOMBARDO , PROMESSA MANTENUTA