di Luca Siragusa
Lo scorso martedì 10 maggio, due giorni fa, c’è stata un’ulteriore udienza del processo per concussione e tentata concussione che vede accusato il sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis.
Ricordate le puntate precedenti?
Tra luglio e agosto 2009 fu arrestato due volte (per una delle quali rimase in carcere un mese), salvo poi essere rilasciato su provvedimento del Tribunale del Riesame di Palermo.
Un mese fa, poi, il colpo di scena.. durante un’udienza, Pasquale De Francisci, uno degli imprenditori che costituiscono la parte offesa nel processo a carico di De Rubeis presentò all’insaputa di tutti in aula una registrazione nella quale si udiva chiara la voce del sindaco che in pieno centro a Palermo confermava l’avvenuta consegna della prima parte di una tangente di 10mila euro e chiedeva notizie sui restanti 40mila.
Due giorni fa, appunto, un’altra puntata di un reality show che vorremmo non essere costretti a vedere.
Durante l’udienza i difensori di De Rubeis hanno messo in discussione la genuinità dell’audio cassetta ed hanno chiesto ai giudici del Tribunale di nominare un perito per verificare se la registrazione consegnata è quella originale o se sono stati effettuati tagli o manomissioni. A seguito di questa richiesta il Tribunale ha quindi disposto la verifica della registrazione da parte di un perito. Pasquale De Francisci ha poi dichiarato, proseguendo nell’interrogatorio, che “a Lampedusa per avere i permessi pagavano tutti, anche le pietre”.
Speriamo di non dover consegnare ai posteri l’ardua sentenza…
Tratto per gentile concessione dell’autore, dal sito Giovani Lampedusa